Una volta raggiunta una squadra di Governo l'incaricato tornerà dal presidente che questa volta lo manderà in Parlamento a cercare la fiducia. Sarà alla Camera, pubblicamente, che i partiti dovranno decidere per il sì o per il no, motivando attraverso dichiarazioni di voto la loro eventuale indisponibilità. Ovviamente non ci saranno altri tentativi. In caso di sfiducia il presidente a luglio scioglierà le Camere appena insediate e il Governo della figura terza andrà avanti, ma solo per gestire la corsa alle elezioni. Una precipitarsi al voto che questa volta sarà tutto estivo, con neo-parlamentari già fuori dal loro incarico e dal loro stipendio, tutti tesi a riprendere il prima possibile il seggio prematuramente perduto. Ovviamente la lista dei premier possibili di questo ultimo tentativo è top secret. E in continuo aggiornamento. Ma dal profilo generale si possono individuare alcune personalità: da Sabino Cassese, ex della Consulta; Giorgio Lattanzi, attuale presidente della Corte costituzionale; Alessandro Pajno, presidente del Consiglio di Stato; Raffaele Cantone, magistrato a capo dell'Autorità per l'Anticorruzione; e gira anche il nome di Carlo Cottarelli. Ma, se si arriverà fino a questo punto, ci potrebbero essere delle sorprese.
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