M5S, Giarrusso e il nuovo incarico a caccia di concorsi truccati: «Ma io con la tv guadagnavo di più»

M5S, Giarrusso e il nuovo incarico a caccia di concorsi truccati: «Ma io con la tv guadagnavo di più»
di Stefania Piras
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Mercoledì 5 Settembre 2018, 18:29 - Ultimo aggiornamento: 6 Settembre, 14:07

Giarrusso porta fortuna non vincere le elezioni?
«Io ho rifiutato la candidatura, ho continuato a fare le Iene girando tre servizi mai andati in onda, poi c'è stato quell'ammiraglio che era incompatibile e quindi si è liberato un posto, mi sono candidato in un collegio tra l'altro impossibile dove abbiamo perso 39 a 18. Ho preso 37 mila voti ma non sono stato eletto. Tutto qui.»

E ora dopo non essere entrato in Parlamento, dopo aver fatto il capo comunicazione nella Regione Lazio per il M5S, ora un altro ruolo ancora. 
«Mi sono dimesso dalla Regione perché sono stato chiamato da Lorenzo Fioramonti a svolgere questo ruolo molto importante. Che è un ruolo previsto per legge. Ci ho pensato molto prima di decidere. Quello dell'Osservatorio sui concorsi e i baroni è uno dei ruoli che ho, sono segretario parlaticolare, non è un ruolo per cui sono previsti concorsi ma fiduciario».

Ha letto i commenti che la chiamano "trombato riciclato"?
«Ci sono anche molti commenti positivi. Li legga

Buon lavoro, sono felicissima, buon lavoro, ecco guardi: pure Dino deve campare, ci voleva un magistrato...
«Pure questo è vero. Fa parte del gioco. Io sono stato docente a contratto a Catania, Wikipedia non lo dice. E poi da Iena mi sono occupato di concorsi truccati anche con minacce, ricercatori minacciati dai baroni. Vogliamo evitare la fuga di cervelli. Vogliamo che non ci sia il professore che dice ti faccio il concorso per te».

A lei però l'hanno chiamata dicendo che c'era un posto per lei.
«Per legge ogni sottosegretario si sceglie i suoi collaboratori, non serviva un concorso. Guardate che noi facciamo tutto in regola. Io ho lavorato tanto in televisione eppure non sono stato nominato nel cda Rai».

Le ha portato fortuna non vincere le elezioni però.
«Io non ero disoccupato, potevo continuare a fare tv, guadagnavo di più facendo Le Iene».

Nel Movimento una regola sacra è non abbandonare un ruolo per assumerne un altro.
«Questo vale per gli eletti, io non sono stato eletto».


 

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