Paolo Anderlucci membro del direttivo forlivese della Fillea-Cgil, su Facebook (in una pagina in cui usa uno pseudonimo ma che comunque rivendica come sua) si schiera con Forza Nuova: «Poveri progressistucci che non amano chi la pensa diversamente da loro. Intendo manifestare solidarietà agli attivisti di Forza Nuova, colpevolmente osteggiati da chi la democrazia non ama e non onora». Anderlucci, che rivendica di essere comunque anti fascista, ma pubblica altri post dai toni che non dispiacerebbero a destra («se hai un lavoro, sei bianco, vagamente cattolico, non ti droghi, sei pure etero e magari, anche, democratico allora sei spacciato», «no allo ius soli») viene subito espulso dalla Cgil. Lui reagisce con una lettera in cui rivendica la libertà di esprimere il proprio pensiero, «avete deciso di radiarmi basandovi su un fattore antidemocratico e stantio». «Se Forza Nuova è riconosciuta come movimento politico dalle Istituzioni, allora, a mio avviso, ha il diritto di manifestare le proprie idee e programmi come tutti gli altri partiti».
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