Sicilia, via libera alla finanziaria: 855mila euro ai teatri ma zero alla fondazione Falcone

Sicilia, via libera alla finanziaria: 855mila euro ai teatri ma zero alla fondazione Falcone
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Sabato 2 Agosto 2014, 10:21 - Ultimo aggiornamento: 10:22
Una notte drammatica quella trascorsa dai consiglieri regionali siciliani fra il 31 luglio e il primo agosto. Una notte trascorsa, fino all’alba, a strapparsi di mano gli ultimi brandelli della nuova Finanziaria presentata dalla Giunta Crocetta. Una notte a litigarsi l’ultimo gruzzolo di finanziamenti a pioggia legati all’articolo 27. Una mini legge mancia che ha scatenato - Palazzo Madama docet - una zuffa-continua (con tanto di insulti ad un consigliere disabile) sulla spartizione di un bottino piccolo piccolo ma, forse proprio per questo, appetitissimo.

Già, perché i finanziamenti a pioggia - definiti ”tabella H” nel linguaggio regionalsicilianese - sono stati stritolati da una cura dimagrante feroce che li ha prosciugati da quota 30 milioni a 10/15 milioni. E intorno a questo miserrimo caposaldo di clientelismo (quasi 500 mila euro alle bande di paese) e di buone intenzioni («Come facciamo a non aiutare chi aiuta i poveri»), di provincialismo («Dobbiamo distribuire le risorse sul territorio») e di buon senso contadino («O a tutti o a nessuno», si è sentito urlare a Palermo) la politica siciliana ha combattuto una notte intera.



L’ELENCO

Risultato? Un lunghissimo elenco di finanziamenti a decine di teatri privati (che riceveranno 855 mila euro), più o meno improbabili centri sportivi, attività culturali notissime assieme ad altre ignote ma ben appoggiate, Università e centri geofisici («Devo difendermi dai terremoti ma so che in passato alcuni finanziamenti inutili sono passati da queste vie», ha ammesso il presidente della Regione Rosario Crocetta). Tante voci ”sospette” ma anche decisioni forti: niente soldi - almeno per ora - a nessuna associazione comprese alcune Fondazioni antimafia come quella intitolata al giudice Falcone.

Che cosa è successo? Il presidente Crocetta l’ha spiegato in un intervento appassionato che ha riempito molte delle 154 cartelle del resoconto stenografico della drammatica nottata della politica siciliana. «Io avrei voluto finanziare solo 8 associazioni - ha detto in sintesi Crocetta - Ma l’Assemblea ha allargato l’elenco a più di 100». E allora? «Allora dobbiamo criminalizzare la politica in quanto tale? - si è chiesto Crocetta - Dobbiamo criminalizzare il clientelismo, non le cose che non servono. Allora chiedo di non buttare il bambino con l’acqua sporca, di capire che dietro ogni ente, se utile , c’è un pezzo di società di questa Regione».

Di qui la decisione di bloccare tutti i finanziamenti alle associazioni ma di lanciare un bando a ottobre destinato ad elargire soldi pubblici solo a quelle che presenteranno i progetti migliori.

Dunque per ora la Regione Sicilia finanzia le bande musicali con quasi 500 mila euro e le scuole di teologia a milioni ma lascia a bocca asciutta la Fondazione Falcone, la Fondazione Pio La Torre, l’Istituto Gramsci, l’Istituto Sturzo. E tgli lineari subiscono le associazioni antiracket (da 519 a 469 mila euro) e i contributi agli orfani di mafia (da 124 a 112 mila euro). Nella Finanziaria c’è anche un’altra misura - proposta dai grillini - che susciterà polemiche e il probabile respingimento del commissario di governo: un’ulteriore tassa, che parte dal 5% oltre quota 50.000 euro lordi, sulle pensioni dei dipendenti della Regione Sicilia che - va ricordato - nel 2013 hanno versato 40 milioni di contributi ma hanno preso 630 milioni di assegni previdenziali. Il fatto è che già il governo Letta ha imposto un superprelievo sulle pensioni oltre i 90 mila euro. La Regione dovrà meditare inoltre sulla bacchettata ricevuta dalla Corte dei Conti che la rimprovera di non aver tagliato abbastanza le auto blu, di pagare oltre 10 milioni di affitti per uffici enormi di 80 metri quadri a dipendente. Tornando alla Finanziaria resta lo spazio per descrivere alcuni degli interventi a pioggia (fermo restando che l’elenco definitivo emergerà oggi perché gli uffici stanno ancora mettendo assieme i brandelli della versione sicula della Notte dei Lunghi Coltelli). Da quel che si è potuto appurare mezzo milione di euro, ad esempio, è andato alla Fondazione Banco alimentare, 198 mila euro alla Pontificia facoltà teologica e 142 mila euro per lo Studio teologico San Paolo, 400 mila euro per la fondazione Whitaker e 150 mila euro per l'Ente luglio trapanese. E ancora: 1,9 milioni per l'Associazione allevatori, 1,5 milioni per l'Unione italiana chiechi, 252 mila euro vanno ai Consorzi di comuni per la “valorizzazione” dei beni confiscati, 225 mila alle Università e agli istituti astronomici e geofisici e 1,8 milioni infine all’immancabile Istituto Ippico.
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