Guerra delle poltrone, in FI solo Micciché si è dimesso da sottosegretario

Guerra delle poltrone, in FI solo Micciché si è dimesso da sottosegretario
2 Minuti di Lettura
Venerdì 29 Novembre 2013, 15:45 - Ultimo aggiornamento: 18:47
Dopo la decadenza di Silvio Berlusconi e il passaggio di Forza Italia all'opposizione, continua la guerra delle poltrone tra il centrodestra di lotta e quello di governo. Gli alfaniani continuano a chiedere lo scalpo degli esponenti azzurri all'interno dell'esecutivo. Per il vicepremier dovrebbero dimettersi anche i presidenti delle Commissioni che, per consuetudine, spettano alle forze della maggioranza.



Allo stato, dei sei sottosegretari in quota Berlusconi due hanno annunciato di lasciare l'incarico: Gianfranco Miccichè (Semplificazione) e Jole Santelli (Lavoro). Ma, riferiscono fonti della maggioranza, formalmente solo Miccichè ha rimesso il suo mandato consegnando la lettera di dimissioni sul tavolo del premier Enrico Letta.



Ai microfoni de «L'aria che tira» (La7), il sottosegretario ai Lavori Pubblici, Rocco Girlanda, ha annunciato che non rassegnerà le dimissioni, e passerà invece da Forza Italia alla nuova formazione dagli alfaniani. «Spero mi voglia continuare a tenere al suo fianco», dice a proposito del ministro Lupi.
Andrà nel Ncd? «Immagino di sì», risponde.


Nessuna indicazione, invece, sarebbe ancora arrivata da Bruno Archi (viceministro agli Affari Esteri), Rocco Girlanda (Infrastrutture e Trasporti), Walter Ferrazza (Affari Regionali) e il tecnico Cosimo Ferri (Giustizia). Girlanda, che ieri si è dimesso da coordinatore regionale di Fi in Umbria, viene dato come in avvicinamento al Ncd, mentre gli altri prendono tempo.



Nel dettaglio, la squadra di Fi in Parlamento è così formata: i vicepresidenti di Senato e Camera, Maurizio Gasparri e Simone Baldelli; i presidenti delle Commissioni permanenti a palazzo Madama Nitto Francesco Palma (Giustizia), Altero Matteoli (Lavori pubblici e tlc) e a Montecitorio Giancarlo Galan (Cultura), Elio Vito (Difesa), Francesco Sisto (Affari costituzionali), Daniele Capezzone (Finanze).
© RIPRODUZIONE RISERVATA