Fdi, 220 amministratori locali passano con Giorgia Meloni: ​«Rifondare il centrodestra»

Fdi, 220 amministratori locali passano con Giorgia Meloni: «Rifondare il centrodestra»
di Stefania Piras
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Venerdì 13 Luglio 2018, 15:15 - Ultimo aggiornamento: 14 Luglio, 15:10
C'è chi lo chiama smottamento, chi osmosi. Sicuramente a destra i movimenti sono tanti e l'epicentro mobilissimo. Duecentoventi amministratori locali passano con Giorgia Meloni, e quindi con Fratelli d'Italia. Tutti sindaci, assessori e consiglieri che provengono prevalentemente da Forza Italia ed esperienze civiche.  Le regioni capofila sono la Lombardia e il Lazio. «Viene premiata la nostra credibilità», dice Meloni arrivando al Roma eventi di via Alibert, a un passo da piazza di Spagna. La presidente di FdI sottolinea che la crescita del partito è «costante non esplosiva come altri, perché chi ci sceglie lo fa in modo ragionato».

In sottofondo c'è Rino Gaetano: il cielo è sempre più blu. Lo staff distribuisce t-shirt blu e l'obiettivo, dice Meloni, «è rifondare il centrodestra». «Noi, che siamo rimasti coerenti, noi non siamo quelli delle scappatelle». La scappatella è quella del Carroccio che ha scelto di unirsi con il Movimento 5 stelle al governo. «Governo dove non c'è nulla di destra, il modello da seguire è Orban», dice una delle nuove reclute. «II M5S è un grande bluff e sono molto arroganti, qui in FdI almeno si può parlare», dice Luca che per passare con Meloni ha abbandonato proprio il M5S.

Tra le nuove reclute di FdI ci sono 7 consiglieri regionali di Calabria, Veneto, Piemonte, Molise, Sardegna, Friuli Venezia Giulia; 18 sindaci e 16 vicesindaci; 35 assessori, 3 presidenti di Consiglio comunale, 140 consiglieri comunali.
Dai 45 amministratori della Lombardia ai 19 della Calabria; dai 30 della Puglia e 29 della Sicilia ai 18 del Veneto e i 20 della Liguria, dai 25 della Campania ai 32 del Lazio, agli 8 di Abruzzo e Friuli Venezia Giulia e Trentino ai 6 della Toscana e i 2 dell’Emilia Romagna, Meloni lancia da qui la sfida europea dove il suo volto sarà traino di 
«liste che saranno molto aperte».




 
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