«Il testo mira a rendere più difficile la illegittima diffusione sulle piattaforme online di materiale protetto dal diritto d’autore». Danti spiega: «La direttiva non riguarderà affatto Wikipedia. Il testo che sarà votato giovedì esclude esplicitamente i servizi che non agiscono per scopi commerciali come le enciclopedie online, i depositi scientifici e culturali, i fornitori di servizi di cloud storing (Dropbox) e tutti gli altri servizi dove i contenuti sono caricati con l’autorizzazione dei titolari di diritti interessati».
Inoltre, ha aggiunto, «non si può spacciare per libertà la facoltà delle grandi piattaforme di fare enormi profitti sui materiali altrui. La libertà della rete, in realtà, non sarà in alcun modo messa a repentaglio. Nessuna censura indiscriminata, ma la garanzia dei diritti degli utenti e dei proprietari dei diritti. Il Parlamento europeo chiede semmai alle grandi piattaforme del web di assumersi non solo i profitti ma anche le responsabilità per ciò che pubblicano sui propri spazi online».
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