Etruria, Carrai: «Mi rivolsi a Ghizzoni per conto di un mio cliente»

Etruria, Carrai: «Mi rivolsi a Ghizzoni per conto di un mio cliente»
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Giovedì 21 Dicembre 2017, 08:11
Appena Federico Ghizzoni ha tirato in ballo Marco Carrai, leghisti, forzisti, cinquestelle, bersaniani sono corsi a puntare l'indice contro Matteo Renzi. Carrai, infatti, è chiamato il Gianni Letta renziano ed è soprattutto un amico fraterno del segretario dem che è stato suo testimone di nozze e qualche tempo fa avrebbe voluto portare a palazzo Chigi per occuparsi di cybersecurity.

Imprenditore, presidente della Toscana aeroporti, frequentazioni importanti, un pallino per le banche, il quarantaduenne Carrai il 13 gennaio del 2015 scrisse una mail a Ghizzoni. Le opposizioni hanno immediatamente inquadrato nel mirino Renzi e Maria Elena Boschi: Carrai avrebbe agito in nome e per conto dell'ex premier e della sottosegretaria.

LA REPLICA
Ma nel pomeriggio il diretto interessato ha smentito qualsiasi collegamento: «Confermo di aver avuto, in svariate occasioni, il piacere di incontrare e dialogare, a livello professionale, con Federico Ghizzoni, a cui mi lega profonda stima e nella mia veste di consulente, come dichiarato da Ghizzoni stesso. Sono molteplici, infatti, le iniziative di natura professionale che abbiamo promosso o verificato insieme. E anche nel caso dell'email del 13 gennaio 2015, citata nell'audizione parlamentare, il presunto mistero è presto rivelato: si trattava di questione tecnica, niente di più. Ero interessato, nel rispetto dei ruoli come ho scritto non a caso nell'email, a capire gli intendimenti di Unicredit riguardo Banca Etruria perché un mio cliente stava verificando il dossier di Banca Federico Del Vecchio, storico istituto fiorentino di proprietà di Etruria. Tutto assolutamente trasparente, tutto assolutamente legittimo.

Semplicemente una email come decine di altre che ho con Ghizzoni su altri argomenti. Da cittadino sono sorpreso che l'attenzione della Commissione di Inchiesta si concentri su vicende normali e del tutto corrette. Da imprenditore rispetto la polemica politica, ma diffido dall'utilizzare il mio nome e quello delle aziende con cui collaboro che da anni lavorano con innegabile professionalità e a tutela delle quali sono pronto ad agire in ogni sede».
A.G.
 
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