Di Maio: «Ecco i dieci punti del contratto M5S»

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Lunedì 23 Aprile 2018, 09:33
«Come sapete, il 12 aprile scorso ho incaricato il professor Giacinto Della Cananea di comporre un comitato scientifico per studiare le convergenze programmatiche tra il Movimento 5 Stelle e i due partiti con i quali è in corso un dialogo per il governo: la Lega e il Partito democratico. Il professore ha lavorato senza sosta per dieci giorni e ha redatto un primo schema di accordo, che andrà approfondito insieme alla forza politica che accetterà di sedersi al tavolo con noi. Come emerge anche dal documento, il Movimento 5 Stelle non ha nessuna intenzione di perdere la sua identità politica in un governo di coalizione classico, anche perché la distanza dalla Lega e dal Partito democratico su molti temi decisivi e sui mezzi per realizzarli rimane netta». Lo annuncia Luigi Di Maio, in un post pubblicato sul 'Blog delle stelle'.

«Per garantire un governo forte e votato al cambiamento -spiega il leader pentastellato- abbiamo quindi proposto un'intesa su 10 punti fondamentali per il Paese, da portare avanti unendo le forze, con disciplina, lealtà e onore. Il contratto prevede naturalmente dei vincoli politici per impedire ad una delle parti contraenti di ignorare l'accordo mettendo a rischio la tenuta del governo. È previsto un comitato di conciliazione nominato dalle parti con lo scopo di ricomporre le eventuali divergenze e una verifica sull'avanzamento dei lavori a metà della legislatura appena iniziata, così da garantire ai cittadini piena trasparenza sull'azione di governo».

«Con questa prima stesura del contratto -conclude Di Maio- abbiamo compiuto un passo importantissimo per facilitare il dialogo con la Lega e il Partito democratico. Siamo impazienti di approfondire con la forza politica che lo vorrà i termini del contratto di governo e i 10 punti politici, così da iniziare a lavorare al più presto per riportare l'Italia fuori dalla crisi economica, sociale e morale in cui è intrappolata da troppi anni».

Nel documento elaborato, Della Cananea spiega che il comitato «ha reputato necessario dedicare la massima attenzione, in particolare, a due questioni: se nel programmi delle forze politiche vi siano, oltre a numerose rilevanti differenze, anche alcune analogie, riguardanti l'ordine dei fini o quello dei mezzi per conseguirli, che consentano di porre mano all'elaborazione di un'agenda per il governo del Paese; come si possa muovere da quelle convergenze per predisporre un'agenda per il governo del Paese». «Per quanto riguarda il primo quesito, il comitato è giunto alla conclusione che in alcuni casi sussistano significative convergenze per quanto concerne i fini (per limitarsi ad alcuni esempi, il miglioramento dei rapporti tra i cittadini e il fisco e il potenziamento delle infrastrutture materiali), sia per i mezzi».


«In altri casi - viene spiegato nel documento - le divergenze sono molto accentuate , se non radicali, per quanto concerne i fini (per esempio, nel modo di concepire il sistema pensionistico) o i mezzi (per esempio, gli strumenti per contrastare la povertà e l'organizazzione della giustizia penale)». «Una volta risolta la prima questione, concernente il 'sè vi sia un nucleo di convergenze programmatiche sufficiente per passare alla predisposizione di un'agenda per il governo del Paese, ci si è chiesti 'comè si possa provvedere in tal senso». Di qui la prima stesura, in tredici pagine, di «un accordo per il governo dell'Italia». Diviso in quattro capitoli: un governo di cambiamento, nell'interesse nazionale; l'Italia in un'Europa sicura e solidale; le priorità per l'Italia; il metodo di lavoro del governo.

I 10 punti del contratto. Dieci le priorità individuate sulle quali lavorare: costruire un futuro per i giovani e le famiglie; contrastare efficacemente la povertà e la disoccupazione; ridurre gli squilibri territoriali; sicurezza e giustizia per tutti; difendere e rafforzare il servizio sanitario nazionale; proteggere le imprese, incoraggiare l'innovazione; un nuovo rapporto tra cittadino e fisco; un Paese da ricostruire, investire nelle infrastrutture; proteggere dai rischi, salvaguardare l'ambiente; per un'amministrazione efficiente e trasparente, tagli agli sprechi.
Quanto al metodo di lavoro per arrivare alla stesura definitiva del contratto, è prevista la nomina di dieci gruppi di lavoro, «che avranno il compito di approfondire e precisare gli obiettivi e gli strumenti di azione previsti dall'accordo», prima di arrivare all'approvazione finale dei soggetti che firmeranno il contratto. «Le parti -viene proposto nel documento- si impegnano a non mettere in minoranza un'altra parte in questioni che per essa sono di fondamentale importanza». Impegno che vale «sia all'interno del Consiglio dei ministri, sia all'interno degli organi parlamentari». Infine «le parti concordano sulla necessità di effettuare una verifica complessiva sull'azione di governo a metà della legislatura».
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