Decreto Dignità, Di Maio e Conte: «Nessun danno a imprese oneste»

Decreto Dignità, Di Maio e Conte: «Nessun danno a imprese oneste»
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Martedì 3 Luglio 2018, 15:36 - Ultimo aggiornamento: 4 Luglio, 07:53

«Abbiamo adottato misure che contrastano la dimensione precaria del lavoro, noi riteniamo che la dimensione precaria sia una dimensione normativa e esistenziale che non può protrarsi nel tempo incondizionatamente e che non può essere l'unica misura dei rapporti di lavoro». Lo ha dichiarato il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa il giorno dopo l'approvazione da parte del Cdm del decreto Dignità.

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«Con questo decreto si tutelano i lavoratori onesti, senza danneggiare le imprese oneste: chi non abusa non ha nulla da temere. Agli imprenditori dico che saremmo dalla vostra parte per far calare il costo del lavoro», ha precisato il ministro del Lavoro Luigi Di Maio.
 



Anche se gli industriali non si sono detti d'accordo. Il decreto Dignità è «un segnale molto negativo per il mondo delle imprese» secondo Confindustria. Dura la posizione secondo la quale «il risultato sarà di avere meno lavoro, non meno precarietà» e «preoccupa anche che siano le imprese a pagare il prezzo di un'interminabile corsa elettorale all'interno della maggioranza e che si creino i presupposti per dividere gli attori del mercato del lavoro, col rischio di riproporre vecchie contrapposizioni».

«Ovviamente questo governo non è in contrasto col mondo imprenditoriale - spiega Conte - anzi adotteremo anche misure per favorire la crescita economica, vogliamo una sana alleanza col mondo del lavoro e imprenditoriale ma vogliamo contrastare le iniziative ingiustificate» come chi se ne va dopo aver beneficiato degli aiuti pubblici.




 

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