De Luca blocca un immigrato: «Serve il pugno duro, imbecilli nel Pd»

De Luca blocca un immigrato: «Serve il pugno duro, imbecilli nel Pd»
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Domenica 23 Settembre 2018, 16:30 - Ultimo aggiornamento: 19:00
Spaccio di droga, prostituzione ma anche «l'accattonaggio molesto davanti ai supermercati e alle farmacie». Fenomeni «intollerabili» secondo il governatore della Campania Vincenzo De Luca, che - non per la prima volta nella sua carriera - passa dalle parole ai fatti, fa fermare la sua auto di servizio e a via Quaranta, a Salerno, intercetta un nigeriano all'esterno di un supermercato per farlo portare via dai vigili urbani.

«L'accattonaggio degli extracomunitari è un fenomeno organizzato dalla criminalità», afferma. Ed a chi nel Pd sobbalza, replica sferzante: «Cerco di interpretare i sentimenti delle persone normali. Molti dirigenti del Pd sembrano dei marziani, qualcuno è anche imbecille. Come diceva Goethe, non c'è nulla di più terribile dell'ignoranza attiva. Pertanto un imbecille attivo è un problema serio». Laureato in filosofia, 69 anni, da tre presidente della Regione, Vincenzo De Luca era noto a Salerno come «sindaco sceriffo». Scendeva in strada con la pulizia municipale per le retate contro spacciatori e lucciole: una di queste, romena, gli diede uno schiaffo rompendogli gli occhiali. Da sempre fautore della tolleranza zero, nelle ultime settimane ha moltiplicato i suoi interventi sulla questione migranti. Alla festa dell'Unità di Ravenna ha lanciato l'allarme sulle «bande di nigeriani che occupano militarmente i territori», come il litorale casertano o il quartiere Vasto, a Napoli, creando uno scenario di «atteggiamenti violenti e alcolismo a livelli intollerabili».

Al collega di partito Minniti riconosce il merito di aver frenato gli sbarchi, ma - dice oggi il governatore alla festa Dem di Telese, nel Beneventano - «sulla sicurezza urbana siamo a zero».
A suo dire servono «umanità e spirito di equilibrio», non ci si può rifiutare di soccorrere «esseri umani in pericolo di vita». Ma il Pd, insiste, non può non porsi il problema della sicurezza: «Una forza progressista che non ne parla è inutile. Tra la sicurezza dei miei figli e la bandiera di partito, scelgo la prima». I suoi oppositori lo accusano di voler cavalcare l'onda leghista per recuperare consensi in vista di una possibile ricandidatura nel 2020. Lui fa spallucce, tira dritto e pungola le forze dell'ordine: «Gruppi di extracomunitari partono spesso in bus da Napoli verso Salerno, c'è il sospetto che portino droga per spacciarla. Mi permetto di sollecitare le questure affinché li controllino uno per uno».
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