Caso Davigo, Orlando: «Non travolgere i risultati con le polemiche»

Caso Davigo, Orlando: «Non travolgere i risultati con le polemiche»
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Sabato 23 Aprile 2016, 19:17
I risultati raggiunti con le riforme in atto nel settore giustizia e «i riconoscimenti» arrivati nelle ultime ore in sede internazionale «non sono un patrimonio che appartiene al Governo, ma al Paese, per questo dobbiamo evitare di travolgerlo tra le polemiche quotidiane ricercando sinergia e leale collaborazione tra tutti i soggetti della giurisdizione». Così il ministro della Giustizia, Andrea Orlando in un post su Facebook a poche ore dagli incontri avuti a Washington e New York.

«Si chiude oggi - si legge nel post - la nostra tappa a Washington. Abbiamo trovato interlocutori attenti e curiosi rispetto al percorso di riforme che abbiamo avviato. Ho raccontato ciò che abbiamo già fatto e i primi risultati raggiunti, il grande investimento nelle nuove tecnologie, l'innovazione del processo civile telematico, il calo di quasi un terzo dell'arretrato negli ultimi anni, il miglioramento dei tempi, la specializzazione e i risultati del nuovo tribunale delle imprese. Sono stato presso alcune tra le più importanti organizzazioni e think tank internazionali: il Fondo monetario internazionale, l'Atlantic Council e la Banca Mondiale. In tutti gli incontri ci è stata riconosciuta l'importanza e il valore delle cose che stiamo facendo. Particolarmente utile è stato l'incontro con il gruppo che si occupa della stesura del Doing Business della Banca Mondiale.

Sono stati apprezzati e riconosciuti i nostri sforzi che ci hanno portato negli ultimi 3 anni a scalare 49 posizioni nella classifica »Enforcing Contracts« che misura la capacità dei sistemi giudiziari nel dirimere le controversie commerciali. Siamo stati incoraggiati a proseguire sulla strada intrapresa e proprio con la Banca Mondiale sigleremo a breve un protocollo teso a intensificare il lavoro comune. Nelle riforme nel campo della giustizia civile siamo ad oltre la metà del percorso annunciato 2 anni fa, entro quest'anno si chiuderà la riforma organica del processo civile e la riforma del diritto fallimentare.

È un lavoro che dobbiamo sforzarci di raccontare per abbattere gli stereotipi e per dimostrare che l'Italia è tornato ad essere un Paese in cui investire.
In questi giorni non ho visto pregiudizi, anzi. Organizzazioni che in passato non sono state tenere con l'Italia, oggi ci guardano con apprezzamento. Tutto ciò ovviamente non significa che ancora non esistano tante difficoltà e inefficienze che pesano su cittadini e imprese, tuttavia ci dice che ci muoviamo nella giusta direzione».
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