Oggi, con grande dolore, motivi di natura familiare mi impediscono di mantenere la serenità e la lucidità necessaria per portare avanti il mio impegno con la giusta dedizione e attenzione». Impossibile ottenere ulteriori spiegazioni da parte di Presta, che si trova fuori Cosenza e che ha «chiuso» i contatti telefonici. Il problema adesso per il centrosinistra è trovare un altro candidato a sindaco quando mancano pochi giorni per la presentazione delle liste. Il segretario del Pd calabrese, il deputato Ernesto Magorno, molto vicino a Matteo Renzi, nell'esprimere «rispetto» per la scelta di Presta e ringraziarlo «per l'impegno profuso», si è affrettato ad assicurare che «nelle prossime ore verrà scelto il nuovo candidato a sindaco, un candidato che rappresenterà e interpreterà la volontà di cambiamento e di aprire una fase nuova per Cosenza».
Sarà pure come dice Magorno, ma il problema che si pone per il Pd e per l'intero centrosinistra per individuare un nuovo candidato a sindaco non è di poco conto.
Le trattative sono già cominciate, ma si presentano già febbrili e piuttosto complicate soprattutto per il gioco dei veti incrociati e delle rivalità che rappresentano una peculiarità «storica» del Pd calabrese, e cosentino in particolare. Intanto Presta «incassa» la vicinanza di quello che avrebbe dovuto essere il suo principale competitor, il sindaco uscente Mario Occhiuto, di Forza Italia, che lo definisce «persona leale e rispettosa». Enzo Paolini, invece, altro candidato a sindaco, sostenuto da Pse e Scelta civica, col sostegno di Ap-Ncd, si dice disponibile a «fare quanto è ritenuto necessario per riportare il centrosinistra alla guida della città e restituirle prestigio, immagine, ruolo direzionale e protagonismo in campo nazionale». Come dire: se volete, io ci sono.
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