Servizi segreti, il Copasir va al Pd, i vertici delle camere puntano su Guerini

Servizi segreti, il Copasir va al Pd, i vertici delle camere puntano su Guerini
di Emilio Pucci
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Domenica 17 Giugno 2018, 12:01 - Ultimo aggiornamento: 18 Giugno, 22:43
E' stata decisiva la mediazione in corso dei presidenti di Camera e Senato per sciogliere il nodo del Copasir. Che toccherà ai dem. Il Pd in questi giorni si è mosso a tutto campo per impedire di essere tagliato fuori dalla partita delle presidenze delle Commissioni di garanzia. Ha visto i rappresentanti di Leu e del gruppo misto, ha raggiunto un'intesa con FI, attraverso un incontro tra i capigruppo avvenuto al Senato, affinché passi il principio che la guida del Comitato dei servizi e della Vigilanza Rai spetta ai maggiori partiti dell'opposizione senza che vi sia l'intromissione della maggioranza o del governo. E ha investito della questione anche Roberto Fico e Maria Elisabetta Casellati.

Ci sono stati contatti con la seconda e la terza carica dello Stato e, si riferisce in ambienti parlamentari, il tema è stato posto anche all'attenzione del Colle.
I vertici istituzionali si stanno muovendo, spiegano fonti dem, affinché si rispetti la Costituzione. Attraverso una opera di moral suasion per impedire strappi. Il più convinto ad evitare che si crei un clima di guerriglia parlamentare è Fico. Il Movimento 5 stelle si è opposto prima della formazione del governo giallo-verde all'ingresso di Fdi ma Matteo Salvini non ha abbandonato affatto l'idea di aprire al partito di Giorgia Meloni. Ha fatto prima sì che il leghista Lorenzo Fontana, diventato ministro, fosse sostituito da Fabio Rampelli nel ruolo di vicepresidente della Camera e ora promuove la tesi che sia un esponente di Fratelli d'Italia a guidare il Copasir. Ma la Lega di fronte alle pressioni che arrivano anche dai pentastellati starebbe per cedere.

LE POSIZIONI
«Se abbiamo chiuso la porta a Fdi al governo perché dovremmo farli entrare dalla finestra?», l'interrogativo dei grillini che fanno riferimento al presidente della Camera. Fico anche due giorni fa ha chiesto che le Commissioni partano da giovedì prossimo, che dopo 100 giorni dal voto palazzo Madama e Montecitorio comincino a lavorare. E si sta facendo portavoce della validità della battaglia intrapresa dal partito del Nazareno. Al pari della Casellati.
Il nodo sarà sciolto martedì o mercoledì e la convizione diffusa in Parlamento è che il coordinatore della segreteria del Pd, Lorenzo Guerini, succederà al leghista Giacomo Stucchi. Il Carroccio avrebbe tentato un'altra manovra: quella di lasciare la guida del Comitato dei servizi a Forza Italia. Ma dal partito azzurro non arriverà alcuna sponda, FI punta alla Vigilanza Rai. In ogni caso Giorgia Meloni non arretra, ha ribadito che il suo partito è il più indicato a guidare commissioni di garanzia in quanto libero da condizionamenti. Qualora dovesse perdere il braccio di ferro con Pd e FI, a Fdi potrebbe toccare la presidenza di una giunta alla Camera o al Senato.
«In questo clima che si è instaurato dopo l'inchiesta romana su Parnasi M5s e Lega cercheranno di abbassare la tensione in Parlamento e accontenteranno il Pd», prevede un big di Fdi.
 
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