Conte, i suoi studenti a Firenze: «Serio e preparato ma non sempre presente»

Conte, i suoi studenti a Firenze: «Serio e preparato ma non sempre presente»
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Martedì 22 Maggio 2018, 19:43 - Ultimo aggiornamento: 20:05
Felice il rettore, e felici (ma non tutti) i suoi allievi: affidare a Giuseppe Conte, ordinario di diritto privato all'Università di Firenze, l'incarico di formare il nuovo governo, sarebbe una notizia accolta con sostanziale favore dalla comunità universitaria fiorentina. «È una bella cosa, però aspettiamo», ha detto stamani il rettore Luigi Dei, rispondendo con una certa prudenza alle domande dei giornalisti sul tema: «Non ho avuto modo di sentirlo - ha aggiunto - penso che ci sentiremo, ma aspettiamo la decisione del presidente della Repubblica».

E cosa ne pensano i suoi allievi? Chiacchierando con loro arrivano consensi e qualche appunto. «Non era quasi mai a Firenze, ha fatto poche lezioni l'anno in cui ho frequentato il suo corso e il secondo anno ne ha fatte ancora meno, mandava spesso i suoi assistenti», racconta uno studente di Giurisprudenza che preferisce rimanere anonimo perché «mi manca ancora qualche esame alla laurea», sostiene. «Non è stato sempre presente - osserva Damiano Cerina, studente che ha frequentato il corso due anni fa - però le lezioni che ha tenuto sono sempre state interessanti e avvincenti».

Pietro D'Urso ha ammesso ai microfoni di
Un giorno da pecora su Rai Radio1 di essere stato bocciato sei volte da Conte: «Sapeva che ero molto preparato ma non era sufficiente, perché a questa preparazione andava aggiunto un linguaggio adeguato», ha detto, raccontando che il giurista «era molto elegante e galante» con le ragazze, e si era guadagnato il soprannome di «Pippo Inzaghi» per la somiglianza con l'ex attaccante del Milan.
Ma se davvero lasciasse l'Ateneo fiorentino per Palazzo Chigi? «Avrei sinceramente un po' di dispiacere, però è una grande opportunità e sarei felice per lui», sostiene Costanza Delfino, studentessa del primo anno di Giurisprudenza. Della stessa opinione è Adriano Capitanio, del terzo anno: «È bello sapere che in politica si avrà qualcuno che ha scritto in faccia
competenza». Per Niccolò Decorato, studente del terzo anno, Conte «è un bravo professore, cerca di coinvolgere gli studenti ma soprattutto cerca di motivarli, ha molta grinta. Non faccio parte di coloro che fanno riferimento a quella parte politica - ammette - ma sono sollevato perché quantomeno Conte è una persona di indiscutibile competenza».
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