La Consulta boccia Maroni
e la legge anti-moschee

La Consulta boccia Maroni e la legge anti-moschee
di Silvia Barocci
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Mercoledì 24 Febbraio 2016, 08:29 - Ultimo aggiornamento: 12:39
ROMA Bocciatura pressoché all’unanimità. Dalla Corte Costituzionale arriva un altolà a Roberto Maroni e alla legge anti-moschee della Regione Lombardia. Ad impugnare le norme era stato, nei mesi scorsi, il governo Renzi. Ieri, dopo la discussione in udienza pubblica, i giudici della Consulta si sono riuniti in camera di consiglio e - stando ai ”rumors” - avrebbero dichiarato illegittime le norme varate lo scorso anno dal consiglio regionale lombardo. Che ponevano tali e tanti di quei paletti di carattere urbanistico da impedire l’edificazione di moschee. Tra questi, ad esempio, l’obbligo di installare telecamere collegate con le forze dell’ordine.

 
Non solo: i nuovi edifici di culto - secondo la legge regionale - devono essere congruenti architettonicamente «con le caratteristiche generali e peculiari del paesaggio lombardo», e prevedere parcheggi con una superficie almeno il doppio di quella del luogo di culto. Inoltre, i Comuni che «intendono prevedere nuove attrezzature religiose» sono tenuti ad adottare e approvare il piano delle attrezzature religiose. Per il governo, che ha impugnato le norme regionali, si tratta di «stringenti obblighi e requisiti che incidono sull’esercizio in concreto del diritto fondamentale e inviolabile della libertà religiosa». A proporre l’accoglimento del ricorso del governo è stata la relatrice del ricorso, la giudice costituzionale Marta Cartabia. 
 
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