Palazzo Chigi 10,30, è l'ora dei settosegretari in Consiglio dei ministri

Palazzo Chigi 10,30, è l'ora dei settosegretari in Consiglio dei ministri
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Giovedì 27 Febbraio 2014, 21:39
Il Consiglio dei Ministri convocato venerd, domani, alle ore 10,30 a Palazzo Chigi. All'esame tra l'altro la nomina dei Sottosegretari di Stato. Matteo Renzi traghetta, con una certa facilità e con il solo no di Beppe Fioroni, il Pd nel Pse. Meno in discesa è, invece, la definizione della squadra di viceministri e sottosegretari visto che, tra chi aspira e chi pretende, si lavorerà fino a domani per mantenere la quota 45 indicata dal premier come tetto massimo. «Voglio chiudere domani per entrare nella piena operatività» è l'indicazione che Renzi ha dato a Graziano Delrio, Luca Lotti e Lorenzo Guerini, impegnati nella trattativa dentro i partiti. Il presidente del Consiglio, tranne alcune scelte in caselle chiave, non si è voluto occupare in prima persona nella definizione dell'ultimo passaggio sulla squadra di governo.



Renzi è al lavoro, come dimostra il tweet alle 6,43, sui principali dossier del governo con l'obiettivo di adottare entro le prossime due settimane sia misure fiscali, come il taglio dell'Irap, sia sul lavoro con l'approvazione del jobs act. E la testa del leader dem è rivolta anche a ridisegnare il partito dopo il suo trasloco a Palazzo Chigi. Renzi, secondo fonti renziane, starebbe pensando ad un tandem alla guida del Pd composto da Lorenzo Guerini, uomo di mediazioni che non ama granchè la visibilità mediatica, e da Debora Serracchiani. D'altra parte la definizione dei nuovi assetti del Pd è fondamentale visto che già la prossima settimana dovrà cominciare la scelta dei candidati alle elezioni europee e amministrative.



E, sostengono fonti dem, nonostante il sostegno che Massimo D'Alema avrebbe dato a Renzi per chiudere la partita dell'ingresso nel Pse, sembra che non sia caduto il veto del segretario Pd alla candidatura dell'ex ministro degli Esteri a Strasburgo. Entro domani, sembra invece che sarà chiusa la spinosa partita dei viceministri e sottosegretari: 45 al massimo dei quali 25 circa in quota Pd. Tra i dem, all'Editoria Renzi vuole un 'fedelissimò che, a quanto si apprende, potrebbe essere Luca Lotti. Giovanni Legnini, titolare dell'Editoria nel governo Letta, potrebbe incassare un 'upgradè e traslocare a via XX Settembre dove viaggiano verso la conferma Luigi Casero (viceministro Ncd) e Pier Paolo Baretta (Pd).



In calo per la delicata delega alle Comunicazioni il nome del renziano Paolo Coppola che invece dovrebbe avere un incarico per l'Agenda Digitale. Destinato alla conferma anche Filippo Bubbico all'Interno e Claudio De Vincenti allo Sviluppo Economico mentre, in Areadem, sono alte le quotazioni di Emanuele Fiano, sempre all'Interno. Francesco Russo - autore oggi di un documento aperturista - e la 'pasionarià Paola De Micheli sono in nomi in lizza nelle fila lettiane mentre tra i 'giovani turchì in pole ci sarebbero Cinzia Velo e Andrea De Maria. Il mosaico della squadra di sottosegretari non è meno complesso nel confronto con gli altri partiti della maggioranza. La quota di Ncd comprende due viceministri - Enrico Costa alla Giustizia e Luigi Casero al Mef - e 7-8 sottosegretari.



Giuseppe Castiglione e i confermati Simona Vicari (Sviluppo Economico), Gioacchino Alfano (Difesa) e Sabrina De Camillis (Rapporti con il Parlamenti) sembrano ormai sicuri, in contesto dove permangono due nodi: uno legato alla presenza di donne - e in questo senso sono in salita le quotazioni di Barbara Saltamartini - l'altro alla distribuzione regionale dei posti, con veneti e abruzzesi che reclamano spazio. E se con 'civicì la partita sembra conclusa (con l'ingresso di Benedetto Della Vedova viceministro all'Economia) sono ancora necessarie delle limature con il gruppo Per l'Italia, con Mario Mauro ormai lontano dalla delega all'Ue ma intenzionato a tenere gli affari europei in ambito popolare.
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