«Riguardo alla tratrazione dei temi all'ordine del girno del cda - spiega Laganà - ritengo necessario precisare alcune cose: ho semplicemente preferito attenermi a wuanto rimarcato nella lettera che abbiamo ricevuto dalla commissione di Vigilanza. Un riscontro che ho accolto molto positivamente perché, tra l'altro, fa anche seguito ad un mio personale appello, basato su unqualificato parere legale che ha analizzato drasticamente tutte le criticità della situazione in essere. Appello che ha trovato il consenso di autorevoli giuristi e costituzionalisti, rivolto, solo pochi giorni prima, alle più alte cariche istituzionali dello Stato».
«La nota del presidente Barachini- continua il consigliere - indirizzata a noi consiglieri afferma che appare difficile ipotizzare che un consigliere anziano facente funzioni possa fare altro, in assenza di un presidente mai nominato, che limitarsi a convocare il CdA per la nomina del presidente. In linea con questa prospettiva e per evitare pertanto anche rischi per l?Azienda di potenziali controversie legali e danni erariali, ho ritenuto opportuno non prendere parte alla discussione degli altri punti all?ordine del giorno, fatta eccezione per l'adozione della nuova delibera di nomina del Presidente che, al contrario, è stata invece esplicitamente sollecitata dal Presidente Barachini. Sempre nel rispetto di quanto richiesto dalla Commissione di Vigilanza RAI, ho quindi sottolineato la necessità di effettuare subito una nuova nomina per la carica di Presidente. In questo quadro, la consigliera Rita Borioni, a mia totale insaputa, ha proposto proprio il mio nome per la carica di Presidente». «Per senso di responsabilità - precisa ancora Laganà - e per sbloccare una situazione complicata e determinato da un letale stallo partitico, ho accettato la candidatura ma, come noto, il mio nome non ha ottenuto la maggioranza dei voti e per questo motivo il tema sarà all'ordine del giorno anche nella prossima riunione del Consiglio, la cui data al momento è sconosciuta»
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