Droghe leggere, i radicali: al via le firme per la legalizzazione

Raduno a Toronto pro cannabis
2 Minuti di Lettura
Giovedì 21 Aprile 2016, 10:51 - Ultimo aggiornamento: 22:43
Ha preso il via la raccolta di firme sulla proposta di legge di iniziativa popolare della campagna 'Legalizziamo!' per la regolamentazione legale della
produzione, consumo e commercio della cannabis e suoi derivati.
   La proposta, promossa da Radicali Italiani e Associazione Luca Coscioni con il sostegno di altre associazioni, è stata presentata in due conferenze stampa ai tavoli di raccolta firme di Roma e Milano, alle quali sono intervenuti, tra gli
altri, il segretario di Radicali Italiani Riccardo Magi, il presidente Marco Cappato e il tesoriere Valerio Federico, il segretario dell'Associazione Luca Coscioni Filomena Gallo, Rita Bernardini, Hassan Bassi, segretario nazionale del Forum Droghe.
   
L'iniziativa vuole contribuire, con la sottoscrizione di almeno 50.000 italiani nei prossimi sei mesi, alle attività istituzionali dell'intergruppo parlamentare per la cannabis legale. La regolamentazione è rivolta ai maggiorenni e prevede,
tra l'altro, la libertà di auto-coltivazione individuale o associata in «cannabis social club», pratiche semplificate per la produzione commerciale, il più ampio accesso possibile alla cannabis terapeutica, l'allocazione delle entrate ad attività informative e sociali, una relazione annuale al Parlamento e la
depenalizzazione totale dell'uso personale di tutte le sostanze nonchè la liberazione per i detenuti per condotte non più penalmente sanzionabili.
   
«I danni sociali, economici e giudiziari del proibizionismo sono sotto gli occhi di tutti. Le droghe illegali sono diventate il terzo business più redditizio al mondo dopo il cibo e l'energia, interamente controllato da organizzazioni criminali.
È provato infatti che anche il terrorismo si finanzia con i proventi del narcotraffico. Serve un cambio di passo radicale nelle politiche sulle droghe e la scelta antiproibizionista è l'unica ragionevole, fondata su basi scientifiche e riscuote il consenso dell'opinione pubblica. Con questa legge di iniziativa
popolare chiediamo ai consumatori di cannabis di mobilitarsi, ma lo chiediamo anche a tutti i cittadini italiani perchè arrivi un segnale chiaro e forte al legislatore» ha spiegato Magi.
   
«In questa proposta di legge, insieme alla legalizzazione della cannabis, prevediamo anche che il libero accesso ai farmaci cannabinoidi sia reso effettivo. Ciò è possibile sia attraverso un accesso immediato e gratuito ai farmaci, sia attraverso la regolamentazione dell'autocoltivazione per le
persone malate, danneggiate da una classe politica che le criminalizza perchè non fa differenza tra le sostanze» ha spiegato Gallo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA