Duello televisivo a distanza tra Bondi e Schifani:«Lasciare B. calcolo cinico e brutale». L'ex Pdl: «Andare al voto era una sconfitta sicura»

Bondi e la compagna Repetti (Foto Carconi/Ansa)
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Domenica 17 Novembre 2013, 15:47 - Ultimo aggiornamento: 18 Novembre, 13:31

ROMA - Confronto televisivo a distanza tra due fedelissimi(il secondo un po' meno) di Berlusconi. Quello che avvenuto in questi giorni non ha nulla di nobile, stato solo calcolo cinico e brutale. Hanno abbandonato Berlusconi nel momento più difficile della sua vita». Lo dice Sandro Bondi intervistato da Lucia Annunziata a «In mezz'ora» insieme alla sua compagna, la senatrice Manuela Repetti.

Su Sky, intervistato da Maria Latella, l'ex capogruppo del Pdl al Senato Renato Schifani replica: «Ove fosse prevalsa la linea della crisi immediata subito dopo la decadenza, ciò avrebbe anche determinato, con il ricorso alle urne, «na sicura sconfitta elettorale, perchè Berlusconi non sarebbe stato candidabile, con il pericolo di essere relegati a essere una destra ridotta e di opposizione».

Sandro Bondi incalza sulla Rai: «I governativi hanno detto a Berlusconi che ci doveva essere un documento che stabiliva che se dovesse arrivare la decadenza il governo non si tocca. Questo impegno Alfano lo ha preso con Letta e Napolitano: il garante di questo assetto politico è Napolitano. Maggioranza c'era prima e c'è oggi, ma come ho detto se la legge di stabilità non si cambia noi non dovremmo votarla».

E Schifani parlando delle accuse rivolte dalla Santanchè a Napolitano: «Cito solo un episodio per tutti: mi sono trovato di fronte ad un disagio personale e politico quando ho visto dare del traditore del Presidente della Repubblica pubblicamente, un conto è pensare delle cose, altro è dirle. Io mi sono preso la responsabilità di prendere le distanze in una maniera molto forte».

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