Bersani a Pisapia: con Alfano non si recuperano voti, serve discontinuità

Bersani a Pisapia: con Alfano non si recuperano voti, serve discontinuità
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Martedì 5 Settembre 2017, 21:09 - Ultimo aggiornamento: 6 Settembre, 14:51
Rapporti tsi tra Mpd e l'area che fa rifermiento a Giuliano  Pisapia. «Ognuno faccia il suo mestiere: io ho voglia di fare il centrosinistra. Pensiamo di recuperare voti proponendo Alfano? Dobbiamo costruire una forza che con la destra non ci sta», ha detto Pier Luigi Bersani, affrontando su La7 il nodo dei suoi rapporti con l'ex sindaco di Milano.

«Il mio rapporto con Pisapia è tra il buono e l'ottimo. Poi dovremo chiarirci, vogliamo un centrosinistra pulito e unito. Se vuole una discontinuità ci siamo. Ma se vuole Alfano e compagni, c'è qualche problema, non per me, ma per la nostra gente», ha insistito Bersani.

«A Guerini abbiamo detto: in Sicilia uniamo tutte le forze di centrosinistra per cercare una candidatura fuori dallo spettro Pd e se è così noi ci siamo. Ma il giorno dopo il Pd ha fatto un accordo a Roma, non in Sicilia», ha sottolineato l'ex segretario dem. «Il Pd in Sicilia ha scelto Alfano, al posto della sinistra», ha aggiunto.

Dopo lo strappo di Mdp lunedì in Sicilia, con l' appoggio al candidato di SI Claudio Fava, oggi Pisapia aveva già preso le distanze dall'operazione degli ex Pd. L'ex sindaco di Milano non aveva tuttavia rinunciato a compiere un estremo tentativo per tener vivo il progetto di Campo progressista, quello di un contenitore a sinistra del Pd ma in dialogo con il partito di Renzi: Pisapia ha infatti prima lanciato un appello a Fava e al candidato sostenuto dal Pd, Fabrizio Micari, a «costruire una piattaforma comune» e poi ha incontrato Roberto Speranza, con il quale ha deciso di mantenere aperto il dialogo.

Pisapia ha riunito a Roma i dirigenti di Campo Progressista per una valutazione delle mosse di Mdp: «In Sicilia ha fatto delle scelte che non condividiamo». Alla riunione c'è chi ha chiesto una rottura con Mdp, con un appoggio immediato a Micari («Mdp sembra avere come unico mandato quello di far perdere il Pd» ha detto Mario Catania), mentre altri hanno spinto perché Pisapia si faccia promotore di una mediazione avanzata. Ne è nato un appello molto articolato: a Micari e Fava a dialogare per «aprire fin da subito un dialogo per costruire una piattaforma programmatica unitaria»; ai partiti a non proiettare in Sicilia lo schema nazionale.

In particolare al Pd si chiede di rompere «alleanze ambigue e innaturali rispetto al mondo progressista», cioè quella con Ap di Angelino Alfano, e a Mdp di rinunciare «all'ennesima riproposizione di uno schema di testimonianza, seppur nobile, già fallito in passato». Un appello velleitario per quello che riguarda l'alleanza del Pd con Ap: se saltasse le ripercussioni sul governo sarebbero immediate, a partire dalla legge di Bilancio; mentre Mdp già teorizza un periodo all'opposizione.

Nel pomeriggio Pisapia ha incontrato Roberto Speranza, il quale ha ribadito che la presenza di Ap nella coalizione che sostiene Micari è dirimente per Mdp, e ha ricordato al suo interlocutore che fu lui per primo a escludere una alleanza con Ap. Alla fine una nota congiunta ha ammesso che sulla Sicilia esistono «valutazioni diverse», ma che queste «non incidono sulla prosecuzione del percorso unitario nazionale per la costruzione di un nuovo centrosinistra in discontinuità con le attuali politiche del Pd». Parole che per Mdp implicano la rottura con il partito di Renzi, e per Pisapia una ridefinizione del profilo del centrosinistra e delle sue politiche, ma con il Pd. Comunque «l'impegno comune» prosegue, con un incontro tra i dirigenti di Mdp e Campo progressista la prossima settimana.

A fotografare il tira e molla l'annunciata partecipazione di Pisapia alla festa dell'Unità il 20 settembre con il vicesegretario Dem Maurizio Martina, mentre Massimo D'Almea domenica dialogherà a Barletta con il segretario di SI, Nicola Fratoianni, che propone un quarto polo antagonista del Pd.



 
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