Berlusconi ai servizi sociali: l'ex premier alla Sacra Famiglia di Cesano Boscone per assistere i malati

Berlusconi ai servizi sociali: l'ex premier alla Sacra Famiglia di Cesano Boscone per assistere i malati
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Venerdì 9 Maggio 2014, 09:45 - Ultimo aggiornamento: 10 Maggio, 15:01

Ore intensissime: andata bene la prima giornata di Silvio Berlusconi all'Istituto Sacra Famiglia di Cesano Boscone, dove oggi ha iniziato il lavoro di assistenza agli anziani malati di Alzheimer come prevede l'affidamento ai servizi sociali per la sentenza Mediaset.

Così il leader di Forza Italia ha assicurato all'uscita dai cancelli spiegando però di non poter rilasciare dichiarazioni. Per quello ha aspettato di arrivare a Telelombardia, dove ha ripetuto che «il Tribunale di Sorveglianza ha eseguito una sentenza politica infondata, contro la quale ho fatto ricorso alla Corte europea dei diritti dell'uomo e mi appresto a fare istanza di revisione alla Corte di Appello di Brescia».

L'ex premier nei giorni scorsi aveva promesso una grossa sorpresa per Cesano ma per oggi la vera sorpresa è stato lui stesso. «Per noi è una festa» ha detto chi ha potuto vederlo nella residenza San Pietro, dove lui, dopo questa prima visita per prendere confidenza, opererà. L'unico rammarico è stato non averlo potuto filmare. «C'erano più personale e decisamente più parenti del solito» ha raccontato il familiare di una paziente mostrando il badge di riconoscimento che da una settimana serve per entrare al San Pietro. Per l'occasione all'istituto la sicurezza è stata aumentata, non solo con le forze dell'ordine, ma anche con un servizio privato di guardie, alcune viste anche a Mediaset.

Berlusconi è arrivato intorno alle 9.15 indossando girocollo e giacca blu con una spilletta di Forza Italia sul bavero. Ad accoglierlo davanti alla residenza, dove presterà la sua opera, una folta schiera di giornalisti, fotografi e operatori dietro le transenne e, davanti alla porta d'ingresso, il direttore delle residenze assistenziali, Michele Restelli. «Mi sembrava esagerata tutta questa attenzione, la calca di fotografi e giornalisti - ha detto intervistato a TeleLombardia - - per una cosa normale che rientra in cose che già si conoscevano».

L'ex premier è subito entrato (senza la scorta) e forse non si è nemmeno accorto del sindacalista Cub, Pippo Fiorito che, indossando una grossa tuba in testa, gli ha urlato: «Noi lavoratori abbiamo un sogno nel cuore: Berlusconi a San Vittore», prima di essere allontanato dalle forze dell'ordine. È stata la responsabile della Residenza San Pietro, Giuliana Mura, ad accompagnare Berlusconi in un giro non solo nel nucleo 1, dove lui dovrebbe operare con una ventina di malati di Alzheimer, ma nell'intera residenza. «Mi ha stretto la mano - ha raccontato una paziente -. ma non è venuto per me».

Berlusconi, in tv ha poi raccontato di essere stato colpito dalla «dedizione» di chi è a contatto con i malati. «Ho fatto tante battute, abbiamo parlato tanto di Milan - ha raccontato -, e la prossima volta porterò anche degli orologi del Milan». Sono state «ore intensissime, ma sono stato anche di disturbo per loro: spero recupereremo la prossima volta». L'ex premier non sa ancora cosa farà la prossima volta: «io mi sono messo a disposizione, non so poi se vorranno usufruire della mia esperienza» di imprenditore, ha aggiunto. Dopo quattro ore dall'arrivo è stato lo stesso Restelli a riaccompagnare alla macchina il leader di Forza Italia che lì non ha parlato con i giornalisti. «Mi chiedono di non fare dichiarazioni» ha detto al cancello d'uscita.