Berlusconi a Porta a Porta: «Accordo violato, nel patto del Nazareno era inclusa modifica della legge Severino»

Berlusconi a Porta a Porta: «Accordo violato, nel patto del Nazareno era inclusa modifica della legge Severino»
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Sabato 21 Novembre 2015, 11:21 - Ultimo aggiornamento: 14 Novembre, 07:49
Nel patto del Nazareno era inclusa la modifica della legge Severino.

Lo ha spiegato Silvio Berlusconi a Porta a Porta. «Assolutamente sì, faceva parte dei patti», ha risposto ad una domanda. L'ex premier ha invece precisato che la grazia da parte del Colle non era nell'accordo.



La replica del Pd arriva prima da parte del vicesegretario Guerini, poi da Matteo Renzi in persona: «Forse è una delle sue barzellette, ma non fa ridere. Io non ho mai promesso a Berklusconi una modifica della Severino. Probabilmente si confonde con l'altro Matteo».



Il futuro del centrodestra

«Vedremo proseguendo nel tempo. Ora è molto importante che il centrodestra si sia ricompattato - ha spiegato Berlusconi - Questo significa che l'opposizione in Parlamento la faremo insieme, non era accaduto negli ultimi anni. Nel corso del tempo si troverà il nuovo leader del centrodestra che sarà il candidato alle elezioni politiche che forse ci saranno tra due anni».



Il lapsus

Nel centrodestra di nuovo unito «Matteo Renzi porterà la grinta». Silvio Berlusconi a Porta a porta sbaglia Matteo quando parla dei protagonisti del centrodestra. Bruno Vespa gli fa notare l'errore e lui si corregge: «Matteo Salvini... Si vede che è da molto tempo che non vengo in Tv».



E sempre riguardo a Salvini, il cav sottolinea che «è nella Lega da sempre e ha il merito di aver preso la Lega al 4% e di averla portata al 14%. Ci fa piacere perchè rafforza il centrodestra. Ho con lui un rapporto cordiale e sono convinto che questo rapporto potrà sfociare in un accordo di programma di governo».



BRUNETTA

«Ad essere smaccato e puerile è il povero Lorenzo Guerini, vice segretario del Partito democratico, si fa per dire.
Chi non ricorda la storia del Nazareno è proprio lui. Non ricorda le 17 volte in cui Renzi venne meno al Patto cambiando unilateralmente rispetto agli accordi iniziali e imponendo modifiche leonine unilaterali, minacciando di cambiare ogni volta partner con cui andare avanti». Lo afferma Renato Brunetta, capogruppo FI alla Camera. «Ne abbiamo contati 17 di questi azzardi morali, fino al 18esimo smacco, quello di eleggere un presidente della Repubblica non condiviso. Quanto alla Severino, ricordo all'ignaro Guerini che il decreto legislativo della Severino fin dall'inizio della sua applicazione comportò numerosissimi problemi in quanto scritto male e applicato peggio. E già con il governo Letta era all'odg la necessità di modificare il decreto che presentava in maniera palese numerosi profili di incostituzionalità», prosegue Brunetta sottolineando: «La delega rimase aperta fino al novembre 2013, e quindi la Severino poteva essere corretta con semplici decreti legislativi. Il tema della sua modifica, inoltre, era presente anche nei mesi successivi, in pieno Nazareno, magari utilizzando altre leggi delega aperte». «Ricordano tutti la figuraccia di Renzi e compagni in merito alla vicenda della delega fiscale in tema di non punibilità penale per i reati fiscali se l'importo delle imposte evase non fosse stato superiore alla soglia del 3 per cento. E qui mi fermo, per non infierire», aggiunge Brunetta che conclude: «Chi è che intorbida le acque? Berlusconi che ricorda amaramente ed esattamente l'accaduto, o chi nega spudoratamente come Guerini? Il vice Pd dovrebbe avere almeno il buon gusto di stare zitto».
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