Berlusconi, l'ipotesi Marina scuote i forzisti: il cerchio magico stoppa Barbara

Marina e Silvio Berlusconi
di Maria Latella
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Giovedì 1 Maggio 2014, 05:44 - Ultimo aggiornamento: 3 Maggio, 14:38
Se senti Marina, diglielo: Per-fet-ta. Gliele ha cantate. A tutti. Ma quando mai un Alfano, un Toti, saprebbero parlare con tanta chiarezza?». L'ex membro del governo Berlusconi, uno di quelli che ancora telefona al capo sapendo che lo richiamerà, è entusiasta. Al telefono con un amico, commenta deliziato le risposte che Marina Berlusconi ha dato a Daniele Manca del Corriere della Sera. Lo entusiasmano le staffilate che la presidente di Mondadori, in versione elegantemente dominatrix, riserva a De Benedetti, Alfano, Bondi, Bonaiuti e, sia pure più sfumatamente, anche a Renzi. Fino a poco prima l'umore del sodale forzista volgeva al disincanto, prevedendo per Forza Italia un mesto 25 maggio. Anche alle amministrative? Anche: «In Piemonte, per esempio, è scontato che vinca Chiamparino».



LA VOCE DI SILVIO

L'intervista di Marina, invece, gli restituisce il sorriso, è un caffè al ginseng, un momentaneo ricostituente: «Mai sottovalutare i Berlusconi» dice con un sorriso furbetto. No, non sembra credere a una futura discesa in campo di Marina, semplicemente calcola l'effetto che le parole della first daughter, riprese da tv e giornali, potranno avere sulle depresse truppe forziste: «Gli facciamo vedere che Forza Italia c'è e che sa farsi valere. Berlusconi certe cose non può dirle, ma sua figlia sì».



O DENTRO O FUORI

L'interpretazione dell'ex membro di governo è largamente condivisa: pochi pensano che la primogenita di Silvio Berlusconi abbia cambiato idea, pochi credono a una sua candidatura, quasi tutti considerano l'intervista una mossa utile per alzare il morale delle truppe, motivare lo zoccolo duro dell'elettorato, trasmettere segnali che il leader non può inviare. Poi, certo, c'è anche la malizia di lasciare aperto uno spiraglio, quel «in politica non si sa mai». «Uno scontro Marina-Renzi sarebbe potenzialmente rischioso per Matteo - riflette il forzista - Marina è una che ha gestito aziende da quando aveva vent'anni. Renzi ha fatto solo politica». «Non può tenere il piede in due scarpe, criticare Renzi da imprenditrice e parlare come una di Forza Italia. O dentro o fuori», replicano dalle parti del governo. Fino alla sera del 25 maggio, comunque, tutto è sospeso e anche dopo si fa fatica a immaginare un Silvio Berlusconi disposto a passare il bastone di comandante a qualcun altro, fosse anche una figlia. Se non l'ha fatto finora....



L'attimo c'è stato, riconoscono. Un paio di mesi fa, per esempio, l'ipotesi di Barbara Berlusconi candidata alle europee si è davvero affacciata. Ma si sarebbero dovute rivedere le liste, una trentenne come Barbara avrebbe voluto un vero rinnovamento delle candidature. Certi nomi non sarebbero passati. Anche per questo, dicono, non se n'è fatto niente. E poi, certo, c'è stato il cerchio magico che ha trovato il modo di far arrivare il suo niet.



A oggi, comunque, nessuno pensa a uno scontro familiare che abbia per oggetto la leadership di Forza Italia. Altri sono i segnali che vanno tenuti d'occhio. La trattativa di Piersilvio Berlusconi con i qatarini di Al Jazeera, per esempio, o la frase che Barbara ha lasciato cadere nell'intervista a un settimanale spagnolo: «Non ci sentiamo sicuri in Italia».



SLANCIO E PRUDENZA

Renato Brunetta che col suo Mattinale si incarica di interpretare la Forza Italia d'attacco e di opposizione, sorride se gli si fa notare che l'intervista di Marina Berlusconi ha in fondo toni brunettiani. Soprattutto nel passaggio su Renzi «il nuovo che arretra». «Forse anche Marina mi legge - minimizza lui - La verità è che il governo è così evidentemente succube di una cultura barbarica e demagogica-populista che tutti cominciano ad accorgersene. Renzi lancia un penultimatum al giorno». Marina Berlusconi va all'attacco del governo, suo padre, invece, sembra più prudente. «C'è un dibattito in corso» replica sornione Brunetta. All'interno di Forza Italia? «All'interno di Silvio Berlusconi».