Barbara Berlusconi accusa il Pdl: intorno a mio padre gente che vuole solo poltrone

Silvio e Barbara Berlusconi
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Lunedì 28 Ottobre 2013, 18:36 - Ultimo aggiornamento: 18:41
La condanna di mio padre una condanna infame e infamante. Mio padre ha fatto molto per l'Italia. È da tutti riconosciuto come un grande imprenditore, ha creato decine di migliaia di posti di lavoro, ha segnato una fase della storia politica del nostro paese che non si è ancora conclusa e Berlusconi non può essere considerato un criminale». Afferma Barbara Berlusconi, figlia dell'ex premier, in un'intervista all'Huffington Post dove oltre a smentire il suo ingresso in politica e a criticare la classe dirigente del Pdl torna a parlare della sentenza Mediaset e della possibilità che in caso di voto a favore sulla decadenza da senatore, il Cavaliere possa far cadere il governo.



«Non sono considerazioni che spettano a me - precisa - mio padre non accetta che il Pd, mentre governa insieme a lui, voglia ucciderlo politicamente perchè teme ancora, e forse a ragione, di non essere in grado di batterlo democraticamente attraverso le elezioni». La figlia dell'ex capo del governo non risparmia accuse e critiche a quanti ruotano intorno al Cavaliere: «Ci sono gli amici di sempre, quelli con cui lui ha costruito le imprese, che gli sono stati sempre accanto anche durante l'avventura politica, e che sono tutt'ora per lui amici fraterni, come Doris, Confalonieri, Letta, e altri.



E poi..» e poi «ci sono quelli, tanti, che hanno finto di sposare le sue idee politiche, ma che in realtà agivano per interesse personale. Per le poltrone e per il potere». Un chiaro riferimento alla classe politica del Pdl: «Il loro interesse privato - aggiunge Barbara Berlusconi - unito a una palese inadeguatezza, oggi si manifesta in una totale assenza di idee e contenuti politici. Ed è questa oggi, forse, la cosa più grave». Come fatto ripetutamente da Marina, anche Barbara torna a smentire una sua discesa in campo: «Noi non intendiamo far politica. Ci sono molti giovani capaci che vogliono farla e io confido in loro».
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