Crisi di governo, Bannon: «Tolta sovranità all'Italia, disgustoso»

Crisi di governo, Bannon: «Tolta sovranità all'Italia, disgustoso»
di Franca Giansoldati
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Lunedì 28 Maggio 2018, 16:20 - Ultimo aggiornamento: 17:27
Ce l’ha con il partito di Davos e i poteri forti che amano le democrazie (ma solo fintanto che queste non si rivoltano contro di loro). Steve Bannon fa il pienone a Roma Eventi. E’ il suo secondo viaggio in Italia. L’ex ideologo della vittoria di Donald Trump negli Usa proviene dall’Ungheria, dove ha stravinto l’ultra nazionalista Orban. In Italia sperava di dare il benvenuto al governo giallo verde e invece, dice: «Non c'e' nulla di piu' fascista che mettere da parte cio' che la maggioranza della popolazione ha scelto».

Sul palco della sala, microfono in mano, cammina avanti e indietro e parla della crisi politica italiana facendo raffronti con la situazione negli Usa dove il peso del ‘deep state’ è arrivato a galla nonostante il fuoco di sbarramento di Hillary Clinton. Più volte torna sul concetto del partito di Davos, concepito come un potere occulto tentacolare capace di insinuarsi ed avere la meglio sulla democrazia. Durante il dibattito organizzato dal Centro studi americani, Bannon riflette sul fatto che in Italia non ci sono governi eletti democraticamente dal 2011.

«Dopo tanti governi tecnici, hanno di nuovo preso un tecnocrate dal Fondo monetario internazionale», ha detto facendo riferimento a Carlo Cottarelli.
Poi ha speso parole di elogio verso l’ex premier designato Giuseppe Conte per essere stato preso a bersaglio dalla   campagna mediatica ai suoi danni che ha leso anche la sua dignita’. Bannon parla con grande capacità scenica e fende colpi a destra e a sinistra. «I capitali stranieri, i poteri stranieri, i media stranieri, hanno tolto agli italiani» la sovranità. Fa capire che il movimento populista è ormai globale e «tende a restituire alla gente la possibilità di decidere del proprio destino”. Pausa. Ritorna all’Italia e alla crisi in atto. «Il mondo vi guarda». Il nostro paese, a suo dire, sta combattendo una grande battaglia contro “un partito diabolico” che mandando all’aria il governo Conte ha «gettato la maschera». E ancora il partito di Davos e i suoi burattinai che «temono che il popolo italiano possa riprendersi la propria sovranita’». Ma, ha concluso, il popolo e la sua forza vinceranno.
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