Orlando dribbla il primo assalto all'ingresso dell'hotel dove si tiene la manifestazione e anche dopo, quando siede in prima fila a fianco di Cuperlo che scherzando con Lucci alza il pugno chiuso. Prima dell'intervento di Cuperlo il finto Stalin prende il microfono e invita la platea ad ascoltarlo: «Cari compagnucci...», ma viene fatto allontanare subito dal servizio d'ordine.
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