Virus Zika, l'Oms: «Trasmissione sessuale maggiore del previsto»

Virus Zika, l'Oms: «Trasmissione sessuale maggiore del previsto»
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Martedì 8 Marzo 2016, 21:20 - Ultimo aggiornamento: 10 Marzo, 14:26
Man mano che si accumulano gli studi e le osservazioni scientifiche su Zika aumentano anche i motivi per allarmarsi, anche se per gli esperti è ancora presto per stabilire un legame definitivo tra il virus. A preoccupare ora è anche la trasmissione sessuale che prima veniva considerata rara, ha affermato il direttore generale dell'Oms Margaret Chan durante una conferenza stampa. «Rapporti e studi da diversi paesi suggeriscono fortemente che la trasmissione sessuale del virus sia più comune di quanto pensavamo in precedenza - ha affermato Chan al termine della riunione del Comitato di Emergenza sulla malattia -. Nove paesi hanno riportato un aumento dei casi di sindrome di Guillain Barrè, una malattia neurologica che può colpire ragazzi, adulti e anziani. Tutte queste notizie sono allarmanti». La situazione più preoccupante, ha sottolineato Chan, rimane quella delle donne in gravidanza. «La microcefalia è solo una delle problematiche fetali che potrebbero essere legate all'infezione da virus Zika. Il virus è stato trovato nel liquido amniotico, e ci sono evidenze sperimentali che può oltrepassare la barriera placentare - ha spiegato Chan, che ha citato anche aborti spontanei, crescita rallentata e insufficienza del liquido amniotico -. Possiamo dedurre che il virus è neurotropico, e 'preferiscè annidarsi nei tessuti nervosi del feto».

Tutti gli studi raccolti nell'ultimo periodo, ha sottolineato il comitato, puntano verso una relazione causale tra l'infezione e i problemi neurologici, anche se ancora non si può affermare con certezza che sia Zika la causa.
Per il momento l'aumento delle sindromi di Guillain Barrè è stato riportato da nove paesi, mentre per la microcefalia ci sono report solo da Brasile e Polinesia Francese, anche se alcune notizie non ufficiali danno un aumento dei casi anche in Colombia. Nonostante le preoccupazioni l'Oms non raccomanda restrizioni ai viaggi o ai movimenti di merci. «Le donne in gravidanza devono essere avvertite di non viaggiare nelle aree colpite - ha affermato David Heynmann, capo del comitato -, e le donne incinte i cui partner sessuali vivono o lavorano nelle aree con Zika dovrebbero assicurarsi di praticare sesso sicuro o astenersi per tutta la durata della gravidanza». Gli esperti hanno chiesto anche una maggiore collaborazione tra i vari ricercatori coinvolti, con la condivisione di tutti i dati, e hanno anche 'tirato le orecchiè ai paesi finanziatori dell'Oms. «Avevamo chiesto 25 milioni di dollari per le necessità più urgenti - ha sottolineato Chan - ma finora ne abbiamo ricevuti solo tre».
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