Litigano 10 anni per 75 cm di terreno. Vicini spendono 135.000 euro in spese legali

Litigano 10 anni per 75 cm di terreno. Vicini spendono 135.000 dollari in spese legali
di Federica Macagnone
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Lunedì 17 Settembre 2018, 19:52 - Ultimo aggiornamento: 21:08
Vecchietti terribili, litigiosi e testardi al punto di ingaggiare una battaglia decennale per una questione di principio. Tanto da ritrovarsi oggi a leccarsi le ferite dopo essere stati costretti a spendere, in due, 120mila sterline di spese legali (135.000 euro) per una stupida lite tutta basata sulla proprietà di 75 centimetri d'asfalto: con un minimo di buon senso avrebbero potuto risolverla gratis.

La lotta intorno a quei centimetri ha visto impegnato Alan Soden, 85enne di Maidenhead, in Gran Bretagna, contro i suoi vicini Raymond e Annette Timmins, coniugi di 74 e 73 anni. Alan sosteneva che quello spazio doveva essere lasciato libero per consentire ai suoi inquilini (la sua casa è affittata da 30 anni) di entrare sul retro, mentre Raymond e Annette insistevano sul fatto che quella striscia era di loro proprietà e quindi avevano tutto il diritto di parcheggiare lì la loro auto, anche se ciò impediva l'accesso ad altri. Una questione talmente sentita da spingerli, sull'onda del risentimento, a rivolgersi alla giustizia pur di non darla vinta all'altro. Solo ora, dopo dieci anni di battaglia legale, un giudice ha stabilito che Alan ha ragione, e che quindi ha diritto ad accedere a quella striscia. Per entrambi, però, ottenere una sentenza che dirimesse la questione, si è rivelato un bagno di sangue: Alan ha dovuto pagare 76mila sterline per spese legali, mentre i coniugi Timmins hanno dovuto versare 27mila sterline in quanto soccombenti, più altre 46mila sterline per le parcelle degli avvocati.

"Sapevo di aver ragione - dice Alan - ed è per questo che non mi sarei mai arreso, ma devo ammettere che non è stata una vera vittoria: gli unici che hanno vinto, in tutta questa storia, sono i nostri costosissimi avvocati ".
La faida cominciò quando Raymond e la moglie si trasferirono dalla Scozia a Maidenhead, nel Berkshire, in una casa dotata di parcheggio proprio. Un giorno, però, ricevettero la visita di Alan che si lamentava con loro per aver lasciato l'auto parcheggiata in modo tale da negargli l'accesso al suo cancello: quel passaggio, fino ad allora, gli era stato sempre garantito. I due non fecero una piega e si rifiutarono di retrocedere di un millimetro: quei 75 centimetri erano di loro proprietà e ne avrebbero fatto ciò che volevano. Un atteggiamento che da allora è andato avanti per dieci anni tra continue tensioni, inaspritesi nel 2015 quando l'inquilino di Alan lasciò un biglietto sulla macchina della coppia con la scritta: "Per favore, non bloccare il nostro cancello, non vorrei graffiare la vostra auto con la bici". Apriti cielo: quel biglietto fu letto come una velata minaccia. Fatto sta che alla fine Alan portò il caso in tribunale, dove finalmente il giudice William Hansen gli ha ora finalmente riconosciuto il diritto ad aver accesso al suo giardino.

"Abbiamo usato tutti i nostri risparmi di una vita - dice Annette - e abbiamo dovuto prelevare soldi dalla pensione di Raymond, ma era una questione di principio, non volevamo cedere. Se solo il signor Soden avesse avuto un atteggiamento diverso all'inizio avremmo potuto trovare un modo per risolvere tutto amichevolmente. Ma adesso che è finita e abbiamo perso, devo dire che non posso credere che tutto questo sia successo davvero: adesso questa casa la odio".
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