Siria, ventenne stuprata, per la famiglia è impura: uccisa a coltellate dal padre e dai fratelli

Siria, ventenne stuprata, per la famiglia è impura: uccisa a coltellate dal padre e dai fratelli
di Federica Macagnone
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Mercoledì 7 Ottobre 2015, 16:04 - Ultimo aggiornamento: 8 Ottobre, 21:01
Era considerata la vergogna per tutta la famiglia: Rokstan M, 20 anni, da quando aveva subìto un abuso sessuale in Siria, era ritenuta “impura”. Un'onta insopportabile che ha portato il padre e i fratelli a ucciderla per ordine della madre e a gettare il corpo in un fossato: il cadavere della ragazza è stato trovato trafitto da più coltellate nel giardino dei genitori a Dessau, in Germania.



Rokstan si era trasferita con la famiglia in Europa due anni fa dopo aver subito una violenza sessuale da tre uomini in Siria. Da quel momento in poi, a ricordarle il calvario che aveva vissuto, ci pensavano in continuazione i genitori e i fratelli che, in una logica contorta di impossibile comprensione, hanno iniziato a considerarla una vergogna, un'onta insopportabile. Con un peso insostenibile e una costante paura addosso, la ragazza ha iniziato a ricomporre i pezzi della sua vita: si è allontanata dalla famiglia ed è andata a vivere in una casa insieme ad altre donne. Con il passare degli anni, come riferiscono gli investigatori, si era ben integrata e lavorava come interprete per i richiedenti asilo.



Una delle ultime persone a lavorare con lei era stato Mark Krüger, scrittore, che aveva chiesto l'aiuto di Rokstan per realizzare una serie di interviste a rifugiati per raccoglierle in un libro: «Mi ha raccontato la sua storia terribile dopo aver lavorato con me per alcune traduzioni. Ho registrato la sua testimonianza su un nastro. Raccontava dello stupro compiuto da tre uomini e della famiglia che la considerava impura. Ha parlato anche dei maltrattamenti subiti dalla madre e dai fratelli e di come questi le continuassero a dire che meritava di morire. Un giorno mi disse che un amico le aveva raccontato che la madre aveva ordinato la sua morte e aveva tentato di ingaggiare un sicario per ucciderla».



Il corpo di Rokstan è stato trovato venerdì nel giardino di famiglia: era in una piccola fossa , abbandonato. Dall'autopsia è emerso che la ragazza è stata accoltellata più volte. Il procuratore Christian Preissner ha stretto la cerchia dei possibili killer ai membri della sua famiglia: «C'è il sospetto che l’omicidio sia stato commesso per motivi culturali da persone vicine a lei ». Il padre e i fratelli della ragazza sono ricercati per essere interrogati, ma si sono dileguati. La polizia federale ritiene che il padre, Hasso, sia fuggito dalla Germania e ora sia in Turchia o in Siria. Interrogata, la madre della ragazza, continua a insistere di non avere nulla a che fare con la morte della figlia. La storia di Rokstan ha sollevato un dibattito nel Paese tra l'abisso culturale che divide i tedeschi e i rifugiati che arrivano a frotte in Europa nell'ultimo periodo.



«Sto aspettando la morte. Ma io sono troppo giovane per morire» aveva scritto Rokstan sul suo profilo WhatsApp. Una “profezia” allarmante sul suo futuro che oggi rimane un grido d'aiuto rimasto inascoltato.