Usa, il Pentagono per ora ignora l'ordine di Trump: i transgender restano nell'esercito

Proteste contro il bando ai transgender nell'esercito
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Giovedì 27 Luglio 2017, 19:28 - Ultimo aggiornamento: 29 Luglio, 08:00

Il militare più alto in grado presso lo Stato Maggiore negli Usa Stati Uniti ha comunicato che non vi saranno modifiche alle norme attualmente in vigore riguardo alle persone transgender nelle forze armate fino a quando le direttive del presidente Donald Trump non saranno ricevute dal Pentagono che elaborerà le nuove disposizioni. È
quanto scrive il generale Joseph Dunford, che presiede lo Stato Maggiore, indirizzata ai comandanti, citata dai media americani.


Ieri Trump aveva affermato che il governo ha deciso che «non accetterà e non permetterà che persone transgender servano nelle forze militari statunitensi, che devono essere concentrate sulla vittoria schiacciante e non possono essere gravate dagli enormi costi medici e dai disagi che la presenza dei transgender comporterebbe. Grazie», aveva scritto in un tweet il presidente statunitense. Lo scorso anno, il Pentagono tolse il divieto sulla loro presenza, ma le regole per permettere il loro reclutamento non erano ancora state rese effettive.

Il Pentagono in ogni caso ha speso fino a 10 volte di più in cure per disfunzioni erettili tra i militari di quanto siano i costi medici stimati in un anno per le persone transgender nelle forze armate, riportano i media in Usa citando dati relativi a 2014, 2015 e 2016.


Pare che nel 2014 il Pentagono abbia speso 84 milioni di dollari in cure per disfunzioni erettili e quindi anche per la somministrazione di farmaci come Viagra e Cialis, stando a dati pubblicati nel 2015 dal Military Times. Un altro studio aveva poi calcolato nel 2016 che il massimo dei costi medici per il personale transgender nelle forze armate sarebbe ammontato a circa 8,4 milioni di dollari, scrive Business Insider.




 

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