Secondo quanto già emerso nei mesi scorsi, l'Fbi ha scoperto le email quasi per caso: la Abedin infatti le girava regolarmente al suo allora marito - l'ex parlamentare democratico Anthony Weiner - per farle stampare e per poi riconsegnarle alla Clinton.
Ma Weiner era nel mirino dell'agenzia per una storia di messaggi di testo a luci rosse a una 15/enne e l'Fbi, passando al setaccio il computer portatile del politico - che ora sconta 21 mesi di prigione - ha scoperto le email incriminate verso la fine della campagna presidenziale del 2016. Nel luglio dell'anno scorso, l'ex direttore dell'Fbi James Comey disse che Clinton era stata «estremamente negligente» nella gestione delle sue email classificate su un server personale.
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