Venerdì sera Lieba ha rapito la piccola e l'ha portata in una località segreta poco fuori dalla città di Wolf Point: lì la bambina, di cui non è stato rivelato il nome per proteggere la sua privacy, è stata violentata. Poi il ragazzo ha tentato di strangolarla, senza riuscirci. E' stato arrestato sabato mattina mentre era alla guida della sua auto, dopo essere stato identificato dai testimoni del rapimento. Dopo un'intensa ricerca, la bimba è stata ritrovata il giorno dopo a circa sei miglia da dove era stata rapita.
Il ragazzo è stato dichiarato colpevole di tre capi d'imputazione davanti alla corte tribale di Fort Peck, visto che l'area è sotto giurisdizione degli indiani d'America: l'area ospita le tribù Assiniboine e Sioux e ha una popolazione di circa 10mila persone. Sia la vittima che lo stupratore sono indiani, ma non hanno alcun legame di sangue.
Adesso Lieba è detenuto nel tribunale tribale senza cauzione e rischia nove anni di carcere e 45mila dollari di multa. Sul caso sta indagando anche l'FBI che ha giurisdizione su molti crimini nelle riserve indiane: se dovesse essere giudicato da un tribunale federale rischierebbe una pena più grave rispetto a quella elargita dal tribunale tribale.
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