Usa, l'ex fidanzata lo lascia: lui dà fuoco alla casa e uccide i tre figli della donna

Usa, l'ex fidanzata lo lascia: lui dà fuoco alla casa e uccide i tre figli della donna
di Federica Macagnone
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Mercoledì 1 Novembre 2017, 15:48 - Ultimo aggiornamento: 20:18

Una tragedia che poteva essere evitata. Una vendetta bieca nei confronti dell'ex fidanzata che lo aveva buttato fuori casa dopo averlo accusato di una presunta tresca con un'altra donna. Accecato dall'odio, Preston Bonnett, 26 anni, ha deciso di riprendersi la sua rivincita rubando ciò che di più caro aveva Susan Major, 48 anni: i suoi tre figli. L'uomo ha appiccato il fuoco nella casa della ex a Laflin, in Pennsylvania, uccidendo i tre fratellini e distruggendo per sempre ogni speranza di felicità per Susan.
 

 


Secondo il resoconto della polizia, lo scorso 25 ottobre la donna aveva lasciato soli a casa i figli Erik Dupree, 16 anni, Devon Major, 12, e Ezekiel Major, 7, per andare a un appuntamento di lavoro. A tenere d'occhio i suoi spostamenti, però, c'era Preston che, appena mezz'ora dopo averla vista andare via, ha iniziato ad aggirarsi con fare sospetto nel portico posteriore della casa. Erik, accortosi della sua presenza, ha immediatamente chiamato la polizia: ma l'uomo ha agito più velocemente, si è intrufolato in casa e ha appiccato il fuoco in salotto. In pochi minuti il piano terra era avvolto dalle fiamme, mentre i tre fratelli erano rimasti bloccati al piano superiore. «Ho sentito Erik urlare più volte - ha raccontato John Throop, un vicino di casa - Gridava “Aiutateci!”. Poi il silenzio». Erik e Devon sono morti per inalazione di fumo, mentre Ezekiel è stato trasportato in condizioni disperate all'Ospedale dei bambini di Philadelphia: nonostante i medici abbiano fatto di tutto per salvarlo, è morto sabato.

Morti che potevano essere evitate alla luce delle ultime minacce di Preston. Lui e Susana avevano iniziato a frequentarsi nel 2015. Pochi mesi dopo entrambi erano stati dichiarati colpevoli di aver messo a punto una frode con delle carte di credito, ma non erano mai finiti in carcere. Il rapporto ha iniziato a scricchiolare la scorsa estate, quando Preston aveva cominciato a vedere Tyla Marie Griffin, 28 anni: il rapporto è collassato quando Susan li ha trovati nella loro casa, decidendo a quel punto di lasciare il compagno e allontanarlo dall'abitazione. Susan ha dichiarato più volte che l'ex era furibondo con lei perché non gli aveva permesso di tornare a casa per recuperare i suoi effetti personali. Mesi di minacce che sono sfociati in rabbia il 14 ottobre, quando Preston ha lanciato una bottiglia verso una finestra della casa dove Susan abitava con i figli. Come ha testimoniato un amico di Erik, Jonquil Throop, la famiglia era preoccupata a tal punto da installare alcune telecamere di sicurezza e, dopo le continue minacce, stava pensando di cambiare casa.

La rabbia è definitivamente esplosa in un gesto folle lo scorso 25 ottobre, quando Preston ha dato fuoco alla casa, uccidendo i tre ragazzi.
L'uomo è stato identificato da un tatuaggio su una mano, ma continua a negare ogni coinvolgimento. «La polizia deve lavorare meglio - ha detto l'uomo - Sono innocente». Gli investigatori hanno affermato che Preston riceverà l'accusa formale dopo che sarà completata l'autopsia sul corpo di Ezekiel: per adesso resta in carcere senza la possibilità di uscire dietro il pagamento di una cauzione.

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