Quando il titolare della lavanderia a gettoni ha sentito quel frastuono infernale ed è uscito dal proprio ufficio per capire cosa stesse succedendo, è rimasto impietrito: in fondo alla sala dove i clienti utilizzavano le lavatrici c'era un Suv bianco che, dopo essersi schiantato contro la vetrina del locale e aver travolto diverse persone presenti nel negozio, si era arrestato contro un muro. È successo alle 8 di domenica mattina alla Page Laundromat di Staten Island, a New York, devastata da un uomo di 74 anni che aveva appena fatto la spesa nel vicino supermarket e stava uscendo lentamente dal parcheggio in retromarcia.
È bastato un attimo di distrazione - il pedale dell'acceleratore scambiato per quello del freno - per scatenare l'inferno: pochi secondi di terrore puro che solo per miracolo non si sono trasformati in tragedia. La vettura ha sfondato la vetrata della lavanderia e si è abbattuta sulle lavatrici, travolgendo sei degli otto clienti presenti, una delle quali incinta: tre di loro sono stati ricoverati in gravi condizioni, ma sembra che ora siano fuori pericolo, mentre gli altri tre hanno riportato solo ferite lievi.
Appena conclusa la corsa contro il muro posteriore del locale, il conducente è uscito lentamente dalla vettura, barcollando e visibilmente sotto choc. Quando una donna gli è corsa incontro e gli ha assestato uno schiaffo, lui non ha minimamente reagito, limitandosi ad appoggiarsi allo sportello e ad abbassare la testa, disperato per quello che aveva combinato. Fortunatamente il bilancio finale è stato meno disastroso di quello che sarebbe potuto essere: 20mila dollari di danni al locale e "solo" sei feriti. Nulla in confronto alla strage sfiorata.