Ucraina, filorussi proclamano repubblica a Donetsk, navi Usa verso il Mar Nero

Ucraina, filorussi proclamano repubblica a Donetsk, navi Usa verso il Mar Nero
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Lunedì 7 Aprile 2014, 10:01 - Ultimo aggiornamento: 8 Aprile, 10:07

E' alta tensione nell'est dell'Ucraina. Centinaia di insorti filorussi di alcune città russofone dell'Ucraina orientale continuano ad occupare gli edifici pubblici conquistati ieri e a prenderne altri. i manifestanti che occupano da ieri il palazzo della Regione di Donetsk hanno proclamato la nascita della Repubblica sovrana di Donetsk. Lo scrive Itar-Tass. Gli autori del blitz hanno annunciato per l'11 maggio anche un referendum per la possibile annessione alla Russia della regione industriale.

Occupazioni e blitz. A Lugansk i dimostranti hanno occupato parte della sede dei servizi segreti e hanno issato la bandiera russa all'esterno dell'edificio, impossessandosi anche delle armi custodite nell'armeria.

Lo sostiene la polizia locale citata dalle agenzie. Gli insorti da stamattina bloccano inoltre il traffico sulla strada principale della città, proprio di fronte alla sede dei servizi. Negli scontri sono rimaste ferite otto persone: sette insorti e un poliziotto, quest'ultimo avrebbe riportato una frattura alla colonna vertebrale. Secondo i media locali, i filorussi chiedono anche la liberazione di 15 loro compagni arrestati nei giorni scorsi in un'operazione di polizia.

La polemica. Anche a Donetsk gli insorti filo Mosca hanno occupato la sede dei servizi segreti, dopo che ieri circa 200 filorussi si erano impossessati del palazzo della Regione chiedendo che sia indetto un referendum simile a quello della Crimea che ha portato la penisola tra le braccia della Russia. A Kharkiv, diverse decine di persone hanno fatto irruzione ieri nella sede del governo regionale e hanno issato bandiere russe alle finestre, ma oggi sono state sgomberate, secondo quanto afferma Kiev. Ed è polemica sull'atteggiamento delle forze dell'ordine, che ieri non avrebbero opposto molta resistenza e si sarebbero rifiutate di usare la forza abbandonando l'edificio dopo il blitz degli insorti. Una manifestazione a favore della Russia si è svolta anche a Odessa, importante città portuale e russofona dell'Ucraina meridionale. «Putin e Ianukovich hanno ordinato e pagato l'ultima ondata di disordine separatista nell'est del Paese», ha tuonato ieri in tarda serata il ministro dell'Interno di Kiev, Arsen Avakov.

Kiev: Mosca ci vuole smembrare. Il premier ad interim ucraino Arseni Iatseniuk ha accusato la Russia di mettere in atto «un piano per smembrare l'Ucraina» per far poi entrare nel Paese il proprio esercito «e invadere il territorio ucraino». Iatseniuk, che ha preso la parola durante una seduta del Consiglio dei ministri, ha però sottolineato che le autorità di Kiev «non permetteranno mai» un'azione del genere. Il presidente ucraino ad interim, Olexander Turchynov, ha cancellato il suo viaggio in Lituania e convocato a Kiev una riunione di emergenza dei vertici della sicurezza in seguito all'escalation di proteste pro russe a Donetsk, Luhansk e Kharkiv.

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