Ucraina, Putin: nostre sanzioni contro l'Europa servono a tutelare interessi russi

Ucraina, Putin: nostre sanzioni contro l'Europa servono a tutelare interessi russi
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Giovedì 18 Settembre 2014, 12:32 - Ultimo aggiornamento: 19 Settembre, 14:10
Le sanzioni dell'Unione europea contro la Russia per il suo coinvolgimento nella crisi ucraina sono giuste e vanno rafforzate.

È quanto afferma il Parlamento europeo in una risoluzione non legislativa approvata oggi dall'Aula riunita in sessione plenaria a Strasburgo. Gli eurodeputati inoltre condannano le sanzioni ritorsive russe contro la Ue, ritenute «ingiustificate» e sollecitano i Paesi dell'Ue ad annullare gli accordi nel settore energetico previsti con la Russia, tra cui il gasdotto South Stream. L'Europarlamento accoglie come positivi i «segnali di speranza» che arrivano dall'Ucraina e dall'accordo di associazione con la Ue da poco ratificato, ma teme «le vere intenzioni della Russia nella non dichiarata 'guerra ibridà». In particolare gli eurodeputati nella risoluzione approvata condannano le violazioni del cessate il fuoco «da parte delle truppe russe e dei separatisti» e temono che la tregua sia «solo un pretesto per l'esercito russo per riorganizzarsi per continuare la sua offensiva».



Russia. Con le sue contro sanzioni, Mosca non intende punire o influenzare nessun Paese occidentale ma perseguire solo i suoi interessi nazionali: lo ha affermato il presidente russo Vladimir Putin intervenendo al consiglio di Stato, trasmesso in diretta tv. «Le misure di protezione sono dovute non all'aspirazione di punire qualcuno dei nostri partner, o di influenzarli. Noi pensiamo innanzitutto ai nostri interessi e agli obiettivi dello sviluppo», ha aggiunto.



Crimea. Mosca ha ammassato circa 4.000 soldati di stanza nella Crimea del nord al «confine amministrativo» con l'Ucraina: lo afferma il portavoce militare ucraino Andrii Lisenko.



Poroshenko. «L'annessione dell'Ucraina (da parte della Russia) è stato uno degli atti più cinici di tradimento della storia moderna», ha affermato oggi il presidente ucraino Petro Poroschenko in un discorso al Congresso Usa.



La minaccia di Putin. «Se volessi, le forze russe potrebbero arrivare a Kiev e nel giro di gue giorni anche a Riga, Vilnius, Tallin, Varsavia e Bucarest». Lo avrebbe di chiarato il leader Vladimir Putin. Lo rivela la Suddeutsche Zeitung tedesca, citando il contenuto di un memorandum interno del servizio diplomatico europeo relativo a quanto riferito venerdì scorso dal presidente ucraino Petro Poroshenko al presidente della Commissione Ue Jose Manuel Barroso. In una precedente telefonata con Barroso il mese scorso, Putin aveva detto «se avessi voluto avrei potuto prendere Kiev in due settimane». Lettonia, Lituania, Estonia, Polonia e Romania sono tutti paesi della Nato.



Incontro Trilaterale. La Russia si è detta disponibile per la prossima settimana riguardo l'incontro trilaterale con Kiev e Unione europea sulle forniture di gas russo. Lo ha detto il ministro dell'Energia russo, Alexander Novak, in un'intervista al quotidiano austriaco Die Presse. «Abbiamo proposto un incontro per la prossima settimana, con la partecipazione dell'Unione europea», ha detto Novak senza indicare data e luogo proposti da Mosca per i colloqui. Mosca aveva rifiutato all'inizio di questa settimana la data del 20 settembre proposto dalla Commissione europea per un incontro a Berlino, giudicandolo «non appropriato».
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