Mosca, uccisa dallo smartphone: 24enne muore folgorata nella vasca da bagno

Mosca, uccisa dallo smartphone: 24enne muore folgorata nella vasca da bagno
di Federica Macagnone
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Venerdì 13 Febbraio 2015, 17:59 - Ultimo aggiornamento: 15 Febbraio, 10:02

Non voleva perdersi nemmeno un aggiornamento di status. Non voleva rimanere tagliata fuori dall'incessante flusso di messaggi che ingolfano la pagina del social VKontakte, la versione russa di Facebook. Nemmeno per il tempo necessario per un bagno.

L'ossessione si è trasformata in un'insidia mortale per Evgenia Sviridenko, 24 anni, trovata morta folgorata nella casa che divideva con due coinquiline a Mosca.

Lunedì scorso la ragazza, originaria di Omsk, stava controllando gli aggiornamenti sul popolare social network VKontakte mentre faceva il bagno quando lo smartphone le è scivolato dalle mani.

L'Iphone 4 era collegato alla corrente elettrica e, non appena ha toccato l'acqua, la vasca si è trasformata in una tomba. La ragazza è morta folgorata ed è rimasta immersa fino a quando una coinquilina, preoccupata perché non sentiva rumori provenire dal bagno, è entrata nella stanza: «Ho notato che era già via da un po’. Quindi sono entrata nel bagno e ho visto che galleggiava pallida e ancora tremante per lo choc; il suo iPhone era in carica sul fondo della vasca». A nulla sono valsi i tentativi di rianimazione fatti dai soccorritori arrivati subito nell’appartamento.

Adesso la polizia sta indagando sulla morte della giovane. Non è chiaro se il caricabatterie di Yevgenia fosse originale Apple o no: il prodotto della casa di Cupertino dovrebbe interrompere il flusso di corrente al contatto con l’acqua.

Il caso di Evgenia arriva alcuni giorni dopo la morte di una 16enne nella Baschiria (Russia): la ragazza era in doccia quando ha preso il telefonino in carica ed è rimasta fulminata. In Cina, lo scorso agosto, Wu Weyuan, una studentessa di 18 anni è morta nel suo letto dopo che il suo iPhone 4S era stato collegato a un caricabatterie non originale. Il corpo fu scoperto dalla sorella che aveva sentito un forte odore di bruciato in casa quando era tornata dal lavoro.