Uccide una donna incinta per rubarle il bambino dal grembo: aspirante mamma arrestata per duplice omicidio

La vittima Nadia Avila
di Federica Macagnone
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Venerdì 29 Agosto 2014, 17:17 - Ultimo aggiornamento: 31 Agosto, 14:23

Da aspirante mamma a spietata assassina. Maria Rodriguez, 29 anni, di Tepic, in Messico aveva raccontato ad amici e parenti di essere incinta.

Per tutti aspettava un bambino, ma era una bugia. Il suo desiderio era talmente forte da farle perdere il lume della ragione: avrebbe ucciso pur di averne uno. E così ha fatto. La donna ha ammazzato Nadia Avila, 29 anni, all'ottavo mese di gravidanza, per poterle rubare il bambino che portava in grembo.

In un video choc la donna ha confessato l'omicidio della donna riferendo ogni singolo agghiacciante particolare.

Maria ha puntato la sua vittima e l'ha attirata nella sua casa di Tepic con la promessa di vestitini gratuiti per bambini. «L'ho fatta entrare e le ho messo una mano sulla bocca per non farla gridare – ha raccontato la donna – Continuava a supplicarmi di lasciarla in pace e io ho iniziato a colpirla violentemente per farle perdere i sensi». A quel punto Maria avrebbe steso la donna e avrebbe iniziato ad accoltellarla sulla pancia. «Non ce l'ho fatta a prendere subito il bambino – ha detto l'assassina – quando ho tirato fuori il corpicino era morto».

La donna ha raccontato alla polizia di essere ossessionata dall'idea di avere un figlio e non sapeva come confessare alla famiglia di aver mentito sulla sua gravidanza. «Prima di attirarla a casa - ha raccontato – l'avevo vista un paio di volte. Non la conoscevo, ma appena ho adocchiato la sua pancia mi è venuto in mente di prenderle il bambino per portare a termine la mia menzogna».

Maria è stata catturata dopo aver chiamato i paramedici ai quali ha raccontato che il suo bambino che era nato morto. In ospedale non hanno creduto alla sua versione dei fatti. «Erano stati sospettosi fin da subito – ha raccontato un portavoce della polizia – quando sono arrivati i soccorsi lei stava sulla porta: non li ha fatti entrare perché dentro c'era ancora il cadavere di Nadia». La donna è fuggita quando i medici hanno insistito per farle degli esami ed è stata arrestata dopo che il marito della vittima, Juan Hernandez, ha denunciato la scomparsa della moglie. La polizia ha dunque collegato la morte del bimbo, la fuga sospetta e l'impossibilità di rintracciare la vittima.

La donna ha confessato l'atroce delitto: dovrà rispondere delle accuse di duplice omicidio, per la morte di Nadia e del piccolo che portava in grembo.