Un insulto di troppo e una reazione brutale. Sami Krasniqi, 26 anni, ha “vendicato” l'offesa nei confronti del fratello con un pugno che adesso gli costerà un anno di carcere.
Zack Collins, all'alba del 22 giugno, barcollava per strada a Plymouth, in Gran Bretagna, dopo una notte in discoteca in cui aveva alzato il gomito. Straparlava in strada con un amico che lo riportava a casa e quando ha visto Sami e un gruppo di ragazzi di colore ha sfoggiato una sfilza di insulti razzisti.
Una di queste osservazioni era indirizzata al fratello di Sami.
Il brutale attacco è stato ripreso da una telecamera e Sami è finito davanti ai magistrati della Plymouth Crown Court, nel Devon: il giudice Alan Large lo ha condannato a otto mesi per lesioni personali gravi, più un extra di quattro per un reato precedente.
«Sami si è reso conto di non potersi fare giustizia con le proprie mani – ha detto Nigel Hall, difensore dell'uomo - sa che gli abusi razziali non si combattono in questo modo e deve imparare a conviverci». Dopo questo finale entrambi avranno imparato la lezione. Forse.