Turchia, raid della polizia al giornale: hanno pubblicato le vignette di Charlie Hebdo

Proteste davanti al Cumhuriyet gazetesi
di Alessandro Di Liegro
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Mercoledì 14 Gennaio 2015, 18:12 - Ultimo aggiornamento: 20:08
La polizia turca ha effettuato una perquisizione, nella mattina di mercoledì 14 gennaio, nella sede del giornale Cumhuriyet che si preparava a distribuire una selezione delle vignette del



“numero dei sopravvissuti” dello Charlie Hebdo, come atto di solidarietà per la rivista francese.

La polizia ha intrapreso severe misure di sicurezza dopo aver preso conoscenza della programmata pubblicazione del supplemento.

Bloccata la distribuzione dell'edizione del 14 gennaio fino a che non si sia verificato che le vignette rappresentanti il profeta Maometto non fossero incluse nella selezione. Solo in quel caso il supplemento del Cumhuriyet sarebbe andato in edicola.

Il direttore del quotidiano, Utku Cakirozer aveva già deciso di non pubblicare la copertina dello Charlie Hebdo che mostrava un Maometto piangente con un cartello “Je suis Charlie”. “Quando abbiamo preparato la selezione, siamo state attenti alla sensibilità religiosa e alla libertà di culto, in linea con i nostri principi editoriali” dice Cakirozer tramite Twitter. “Non abbiamo incluso quella copertina dopo una lunga discussione”.

Parlando con ca CNN Turchia, ha riferito che la perquisizione di polizia era stata ordinata dal procuratore in linea con l'attuale legge sulla stampa turca.

“Il procuratore ha visto che il contenuto non violava alcuna legge, così ha permesso ai camion di partire e di distribuire il giornale. Non dovrebbe essere così – continua Cakirozer – la libertà di parola dovrebbe essere difesa dall'intera società”.

Nonostante il Cumhuriyet sia uscito senza mostrare le vignette incriminate, la polizia ha esteso le misure di sicurezza intorno agli uffici, posti nel quartiere centrale di Sisli. Un dipendente ha ammesso che il quotidiano ha ricevuto centinaia di minacce di morte.

Il sindaco di Ankara, Melih Gokcek, ha twittato un messaggio in cui parla di un piano organizzato per far apparire i musulmani come violenti. Ha accusato il Cumhuriyet di partecipare a una strategia internazionale per provocare i musulmani devoti a compiere un attacco alla sede del giornale e poi giocare a fare le vittime. Ha inoltre invitato i suoi follower su twitter a denunciare il quotidiano per blasfemia.



La legge sulla stampa proclamata da Tayyip Erdogan si è dimostrata molto conservativa e aggressiva riguardo gli organi di informazione non allineati. Il 14 dicembre scorso è stato arrestato il direttore del quotidiano Zaman, ritenuto vicino al principale avversario politico di Erdogan, Fetullah Gulen. Ventisette persone in carcere, 32 mandati di arresto emessi per terrorismo.



Erdogan ha partecipato, l'11 gennaio scorso, alla marcia per la pace organizzata a Parigi.