L'incontro è stato anche l'occasione per fare il punto sulla situazione carceraria tunisina e sulla questione della revisione della legge sul consumo degli stupefacenti leggeri al fine di ridurre la sovrappopolazione delle carceri. La situazione delle carceri tunisine è tuttora deprecabile: sovraffollamento, condizioni igieniche precarie, mancanza di cure per i detenuti malati, e spesso è stata oggetto di critiche e rilievi da parte di associazioni umanitarie internazionali.
La maggior parte dei detenuti è composta da semplici consumatori di droghe leggere, l'uso personale di stupefacenti in Tunisia è infatti punito con la reclusione.
Da lungo tempo è in atto nel paese un dibattito sulla riforma della legge sugli stupefacenti e, secondo molteplici dichiarazioni di politici, sarebbe già pronto un disegno di legge per sostituire la famigerata legge 52 del '92 su consumo e spaccio di stupefacenti, giudicata da molti troppo severa.
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