Trump revoca le disposizioni di Obama sulla diversità nell'ammissione ai college: «Non sono legali»

Trump revoca le disposizioni di Obama sulla diversità nell'ammissione ai college: «Non sono legali»
di Anna Guaita
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Martedì 3 Luglio 2018, 21:37 - Ultimo aggiornamento: 4 Luglio, 14:08
NEW YORK – Due volte nel corso della sua presidenza, Barack Obama venne in aiuto delle università che volevano ottenere un corpo studentesco etnicamente più vario. A quelle università, l’Amministrazione Obama offrì delle linee guida particolareggiate, ideate «per promuovere volontariamente la diversità e evitare l’isolamento razziale».

Da ieri però quelle linee guida sono state abolite. L’Amministrazione Trump le ha messe in naftalina, insieme a tanti altri provvedimenti che la precedente Amministrazione aveva preso sul fronte dei diritti civili.

Per Trump, i due documenti presentati da Obama nel 2011 e nel 2016 non sono legali, in quanto “oltrepasserebbero” la posizione della Corte Suprema sull’affirmative action, cioè il pacchetto di sentenze con cui nel corso degli ultimi 40 anni i nove giudici hanno vietato la discriminazione razziale e favorito politiche di integrazione degli afro-americani e dei gruppi di minoranza.

La responsabile del settore “diritti civili nelle scuole” durante la presidenza Obama è in aperto disaccordo con l’Amministrazione Trump: «Quei documenti si limitavano a offrire delle linee guida a scuole e università che intendevano applicare legalmente l’azione affermativa» sostiene Anurima Bhargava.

Donald Trump non ha mai fatto mistero di pensare che le scuole e le università non dovrebbero considerare la etnia degli studenti nella fase di ammissione. Difatti ha dato ordine di riaprire un’inchiesta sulle pratiche di ammissione della università di Harvard, che è accusata dagli studenti di origine asiatica di discriminare ai loro danni. L’Amministrazione Obama aveva studiato il caso, ma lo aveva chiuso, dando ragione a Harvard. Dal canto loro, le sentenze della Corte Suprema hanno ribadito fino al presente (l’ultima sentenza è del 2016) che le università hanno il diritto di considerare la razza dei candidati all’ammissione, allo scopo di ottenere «i benefici di un corpo studentesco diversificato».

Tuttavia di recente queste sentenze sono passate grazie al voto del giudice centrista Anthony Kennedy, che ha appena annunciato il proprio ritiro dalla Suprema Corte. Trump sta cercando un giudice per sostituirlo, e queste ultime decisioni contro l’operato di Obama farebbero pensare che intenda indirizzarsi verso giudici che potrebbero votare contro l’affirmative action.

 
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