Trapianto di faccia in Usa, ecco com'è oggi il volto della più giovane paziente mai operata

Trapianto di faccia, com'è oggi il volto della più giovane paziente mai operata
2 Minuti di Lettura
Lunedì 24 Settembre 2018, 13:23 - Ultimo aggiornamento: 15:23

Proprio nei giorni in cui in Italia è stato effettuato il primo trapianto di faccia, National Geographic racconta la storia unica di Katie Stubblefield, la più giovane paziente ad essersi mai sottoposta a un trapianto totale di volto.
Per circa due anni, National Geographic ha avuto la possibilità di trascorrere centinaia di ore con Katie, con i suoi genitori e con i dottori che l’hanno in cura alla Cleveland Clinic, in Mississippi, documentando la sua storia, le numerose operazioni chirurgiche a cui si è sottosposta fino al trapianto totale di volto e il suo complesso percorso di recupero.
Risultato di questo lavoro sono stati un reportage, pubblicato della rivista di National Geographic, e un toccante documentario. Il documentario Il nuovo volto di Katie sarà in onda su National Geographic (Sky, canale 403) lunedì 24 settembre alle 21:55.

LEGGI ANCHE Roma, primo trapianto di faccia al Sant'Andrea: «Sospetto rigetto per la paziente»



Tutto ha inizio il 25 marzo 2014, quando a solo 18 anni Katie tenta di togliersi la vita sparandosi. Non riesce nel suo intento suicida e rimane sfigurata.
Dopo essere rimasta in lista di attesa per più di un anno, il 4 maggio 2017 affronta un trapianto totale di volto. Un intervento sperimentale che dura oltre 31 ore. La donatrice è Adrea Schneider, una donna di 31 anni morta per overdose i cui organi hanno salvato la vita a numerose persone. A decidere di donare il volto di Andrea a Katie è la nonna Sandra Bennington.
L’operazione di Katie è stata finanziata dal Dipartimento della Difesa statunitense allo scopo di aiutare la sperimentazione per intervenire sui soldati che riportano danni simili a quelli di Katie.
 

 


“E’ una storia che parla di speranza, del potere dell’amore di una famiglia e di un eccezionale risultato della medicina che ha dato una seconda chance a Katie” dichiara Susan Goldberg, direttore dell’edizione USA del mensile National Geographic. “Un racconto senza precedenti che avvicina il pubblico a una toccante storia umana e a un incredibile successo della scienza e che ci fa interrogare sullo stretto legame tra il nostro aspetto esteriore e il nostro essere”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA