Il terrorismo dopo l'11 settembre: gli attentati in “casa nostra”

Dal 2001 la violenza è scesa in strada e mietuto centinaia di vittime
di Rachele Grandinetti
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Lunedì 11 Settembre 2017, 16:56 - Ultimo aggiornamento: 12 Settembre, 10:54

Era il 2001 ma per il fondamentalismo islamico era già un altro tempo. Era l’anno zero per un Occidente che, sotto le macerie delle Torri Gemelle, ha iniziato a piangere le vittime della jihad. Dopo l’attacco al cuore di New York, tre anni di silenzio, poi la strage dei treni di Madrid e, ad intervalli più o meno lunghi, quelle di Londra, Bruxelles e Parigi. Eppure la scia di sangue lontano da “casa nostra” miete costantemente vittime (nel post World Trade Center parliamo di cifre a tre zeri) in Indonesia, India, Kenya, Tunisia, Turchia, Egitto, Libano: un filo rosso che tesse storie così simili a Londra, Nizza, Berlino eppure più lontane nella percezione del terrore. Perché quando l’Isis colpisce in Europa, la catena umana si stringe sui social con gli hashtag Pray for Paris o Pray for Bruxelles e la paura che domani possa toccare anche a noi si fa più forte.
 
11 marzo 2004, Madrid: dieci zaini riempiti di esplosivo vengono fatti esplodere in quattro diverse stazioni. 191 morti e più di 2mila dispersi;
7 luglio 2005, Londra: quattro attacchi kamikaze all'ora di punta a bordo di tre treni della Tube e di un bus a due piani. 56 morti e 700 feriti;
24 maggio 2014, Bruxelles: 29enne armato apre il fuoco nel museo ebraico della capitale belga. 4 morti;
7 febbraio 2015, Parigi: due uomini fanno irruzione nella redazione del giornale satirico Charlie Hebdo, situato a pochi metri dalla Bastiglia, e aprono il fuoco «nel nome di Allah». 12 morti tra cui 8 vignettisti;
14 febbraio 2015, Copenhagen: spari durante un convegno sull’Islam e sulla libertà di espressione nel bar caffè Krudttøenden alla presenza dell’artista Lars Vilks, autore di molte caricature di Maometto e organizzatore dell’incontro. 1 morto e 3 feriti;
 

 


13 novembre 2015, Parigi: i terroristi colpiscono in diverse zone, l’area dello Stade de France dove è in corso l’amichevole Francia-Germania, ristoranti e bar nel decimo e undicesimo arrondissement e la sala concerti Bataclan, soldout per il concerto degli Eagles of Death Metal. 130 morti e 350 feriti;
22 marzo 2016, Bruxelles: due esplosioni nella sala partenze dell'aeroporto di Bruxelles-National, una vicino ai banchi di accettazione delle compagnie American Airlines e Brussels Airlines e l'altra vicino ad una caffetteria Starbucks. Un terzo ordigno esplode poche ore dopo nella metropolitana di Maalbeek, nel vagone centrale del convoglio. 32 morti e 340 feriti;
11 giugno 2016, Orlando: armato di fucile, 29enne si barrica per quattro ore nel nightclub gay “Pulse” e apre il fuoco (poi viene ucciso dalle forze speciali intervenute). 49 morti e 53 feriti;
14 luglio 2016, Nizza: mentre sulla Promenade des Anglias il pubblico ammira i fuochi d’artificio in occasione della presa della Bastiglia, un 31enne di origine tunisina abbatte le barriere di arresto al traffico del lungomare e si lancia sulla folla a bordo di un tir frigorifero a noleggio. Durante la corsa spara colpi di arma da fuoco. 84 morti e 200 feriti;
18 luglio 2016, Heidingsfeld: 17enne sale a bordo di un treno regionale armato di ascia e coltello e colpisce i passeggeri. 5 feriti;
22 luglio 2016, Monaco: spari sulla folla nei pressi del centro commerciale Olympia-Einkaufszentrum, l’OEZ. Dopo l’attacco, l’attentatore, un cittadino tedesco-israeliano di 18 anni, si è suicidato. 9 morti e 35 feriti;
25 luglio 2016, Ansbach: rifugiato siriano di 27 anni si fa esplodere durante un festival musicale. 12 feriti;
2 ottobre 2016, Rouen: attacco nella chiesa di Saint-Étienne-du-Rouvray. Due aggressori sgozzano il sacerdote Jacques Hamel e prendono in ostaggio tre fedeli. 1 morto.
19 dicembre 2016, Berlino: un tir nero, simile a quello della strage di Nizza, si lancia sulla folla che passeggia nel mercatino di Natale nel quartiere di Charlottenburg, vicino alla Chiesa del Ricordo. 12 morti e 48 feriti;
22 marzo 2017, Londra: un’auto travolge la folla davanti al Parlamento e si schianta contro un cancello all’esterno della camere dei Comuni. Dopo aver travolto decine di persone sul ponte di Westminster, l’autista scende armato di coltello cercando di colpire i passanti. Riesce a sgozzare un agente di polizia. 5 morti e 49 feriti;
3 aprile 2017, San Pietroburgo: un ordigno “artigianale” contenente circa 300 grammi di tritolo esplode nella metropolitana tra le stazioni Teknologhiceskij Institut e Sennaya Ploshad della linea blu, la numero 2. 14 morti e 47 feriti;
7 aprile 2017, Stoccolma: un camion si fionda a tutta velocità sui passanti sull’arteria pedonale Drottninggatan, dedicata allo shopping, poi si schianta contro la vetrina di un supermercato. 5 morti e 15 feriti;
20 aprile 2017, Parigi: sull'Avenue des Champs-Élysées, vicino all'Arco di Trionfo, un uomo ha aperto il fuoco contro degli agenti di polizia. 1 morto e due feriti;
19 giugno 2017, Londra: un furgone piomba su un gruppo di fedeli musulmani a Finsbury Park, a nord della città, vicino ad una moschea dalla quale stavano uscendo le persone dopo le preghiere del Ramadan. 1 morto;
22 maggio 2017, Manchester: una bomba “farcita di chiodi” viene fatta esplodere nella Manchester Arena al termine del concerto di Ariana Grande. 22 morti e 122 feriti;
3 giugno 2017, Londra: un furgoncino bianco sulla folla nel cuore della capitale britannica. Il veicolo piomba sul London Bridge e sterza per falciare i passanti e schiantarsi contro il “Barrowboy and Banker Pub”. Usciti dal veicolo, nella folle corse verso Borough Market, gli aggressori accoltellano i passanti. 8 morti e 48 feriti;
17 agosto 2017, Barcellona: un camioncino Fiat Talento bianco investe la folla sulla Rambla, vicino a Plaza Cataluña. Sono le 5 del pomeriggio, l’autista fugge. Il veicolo era stato noleggiato presso Santa Perpètua de Mogoda insieme ad un furgoncino simile considerato un veicolo in fuga e ritrovato in un sottopassaggio alle 19 a Vic. 16 morti e 130 feriti.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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