Terremoto in Nepal, oltre 4.100 vittime: 4 italiani morti, 10 irreperibili

Terremoto in Nepal, oltre 4.100 vittime: 4 italiani morti, 10 irreperibili
di Fabio Morabito
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Lunedì 27 Aprile 2015, 07:11 - Ultimo aggiornamento: 28 Aprile, 20:02

ROMA - L'inesorabile conteggio dei morti nel terremoto del Nepal non si ferma ancora. Il primo bollettino del 25 aprile registrava solo tanti gravi danni a monumenti e infrastrutture, molti feriti e «almeno un morto». Ieri il ministero dell'Interno da Katmandu ha comunicato che i morti accertati sono oltre 4.000. M il timore è che si arrivi a quota 10.000.

E già la Caritas stima in seimila le vittime.

E anche questo numero terribile si teme che sia prudente. Inoltre non si sa quanti alpinisti siano stati inghiottiti dai dirupi tra i ghiacciai dell'Everest. Si cerca ancora, anche a mani nude, per trovare superstiti tra la macerie.

Non si è fermato lo sciame sismico, quasi cinquanta sono state le scosse in tre giorni. Ieri la più forte, di magnitudo 5,1, ha colpito la stessa aerea devastata sabato scorso. E gli esperti avvertono che potrebbero esserci ancora scosse. Spiegando che la faglia in movimento è lunga 150 chilometri, ed è proprio accanto a quella che provocò il terremoto del 1934.

Ma non è questo a spaventare. Non ci sono nuovi crolli di palazzi abitati: due terzi delle case di molti villaggi sono state già rase al suolo sabato. E la gente che ha la casa ancora in piedi preferisce dormire in strada. A spaventare è l'emergenza sanitaria, il rischio molto probabile di epidemie: sono esplose le fogne della capitale Katmandu e questo ha quasi certamente contaminato l'acqua potabile. Fuori dagli obitori della capitale ci sono corpi in attesa di essere sepolti o cremati. Negli ospedali non c'è abbastanza gasolio, manca l'energia elettrica perfino per illuminare le sale operatorie. Molti feriti sono curati all'aperto, perché non ci sono posti letto. Quasi due milioni sono i bambini in strada, martoriati dal freddo e dalle piogge frequenti. C'è emergenza di acqua, elettricità, cibo. I feriti, secondo il governo di Katmandu, sono oltre settemila.

DUE DISPERSI

Tra le migliaia di vittime, è stata anche accertata la morte di quattro italiani. Due facevano parte del gruppo di quattro speleologi di cui si erano perse le tracce, e dei quali fino a domenica non si sapeva nulla. I loro nomi sono Gigliola Mancinelli e Oskar Piazza, si trovavano in un villaggio quasi completamente distrutto, Langtang. Sono stati travolti da una valanga di neve, ghiaccio e sassi che si è staccata dall'Everest a causa del sisma. I loro compagni di viaggio sono riusciti a salvarsi. Poco distante sono morti Renzo Benedetto e Marco Pojer, due escursionisti che facevano parte di un altro gruppo, e sono stati sorpresi da una slavina a 3.500 metri di quota, nella Rolwaling Valley. Benedetto e Pojer avevano lasciato i loro amici, che si sono salvati, per portare medicinali a un'anziana malata. Non si hanno notizie, ancora, di due trentini di Arco che hanno raggiunto il Nepal per fare escursioni e che al momento del sisma erano nella zona colpita. Non si conoscono i loro nomi, ma solo la loro giovane età. Sono due dei trecentomila turisti che in questo momento dell'anno raggiungono il Nepal per sfidare l'Everest o per fare trekking.

La Farnesina ha stilato un elenco di italiani «irreperibili» che, nell'ultima stesura, arriva a dieci nomi. Le segnalazioni, avverte il ministero degli Esteri «hanno consentito di rintracciare sinora più di trecento connazionali non registrati». Non stanno meglio gli altri Paesi occidentali. È il caso della Francia, alla quale mancano all'appello 676 concittadini.

I SOCCORSI

Si cominciano a raccogliere aiuti e a inviare operazioni di soccorso. L'Oms, Organizzazione mondiale della Sanità, sostiene che sono necessari 5 milioni di dollari, ma solo «per una prima risposta umanitaria». Gli Stati Uniti, da soli, ne hanno promessi 10, l'Onu 15. Roma ha stanziato circa un milione, e ha mandato un team dell'Unità di crisi che cercherà gli italiani dispersi. La Cina, che come l'India ha avuto vittime del sisma anche all'interno dei suoi confini (rispettivamente, 42 e 66) ha inviato 58 medici.

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