Sud Tirolo, Austria accelera per il doppio passaporto

Sud Tirolo, Austria accelera per il doppio passaporto
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Sabato 21 Luglio 2018, 19:45 - Ultimo aggiornamento: 23 Luglio, 13:35
Il turbo governo di Sebastian Kurz, che nei suoi primi mesi di vita ha già intrapreso numerose riforme, a volte contestate, ora accelera anche sul doppio passaporto italo-austriaco per i sudtirolesi. A settembre dovrebbe essere infatti pronta la bozza del disegno di legge, anche se Vienna sottolinea lo spirito europeo dell'iniziativa e assicura di voler comunque agire solo d'intesa con Roma.

Nelle scorse settimane a Vienna alcuni tecnici si sono riuniti più volte. Nella prossima seduta del gruppo di lavoro, in programma il 7 settembre, dovrebbe essere definita la bozza del disegno di legge.

«È positivo che il gruppo di lavoro abbia sottolineato la necessità di un'intesa con Roma nella questione del doppio passaporto», evidenzia il governatore altoatesino Arno Kompatscher. I nodi giuridici sembrano sciolti, ampliando i diritti per tutti i cittadini Ue, che possiedono anche il passaporto austriaco, e non solo per i sudtirolesi. Resta il dubbio del criterio d'accesso.

La bozza - come scrive il quotidiano Tiroler Tageszeitung - parla di «tutti i cittadini italiani residenti in Alto Adige di madrelingua tedesca e ladina». Sembra improbabile che l'unico parametro possa essere la dichiarazione di appartenenza linguistica che in Provincia di Bolzano è indispensabile per l'accesso al pubblico impiego e a molti prestazioni sociali, come l'edilizia agevolata.

La «Sprachgruppenzugehoerigkeitserklaerung» (questo il suo nome tedesco) viene depositata in tribunale a Bolzano ed è soggetta a una privacy rigidissima. Non è un segreto che la Suedtiroler Volkspartei avrebbe preferito che la questione del doppio passaporto restasse ferma fin dopo le elezioni provinciali il 21 ottobre, per evitare strumentalizzazioni, ma il governo Kurz evidentemente tira dritto. Come si apprende, ci sarebbero già stati primi contatti sul tema con Roma, dove nel frattempo è cambiato il governo. L'esecutivo Gentiloni in più occasioni si era detto perplesso, la Fpoe del vicecancelliere Heinz Christian Strache ora spera soprattutto nella Lega come interlocutore.

«Meglio doppio passaporto che ius soli», scherzò Matteo Salvini in campagna elettorale a Bolzano. «Siamo disposti a parlarne a condizione che la delicata questione del doppio passaporto venga risolta assieme da Roma, Vienna e Bolzano nel modo più armonioso possibile», disse invece poche settimane fa il segretario della Lega Trentino, Mirko Bisesti. È quanto sembra stia avvenendo.
La deputata azzurra Michaela Biancofiore, dichiarata avversaria della doppia cittadinanza, teme che il tutto «fosse stato concordato masochisticamente con Roma, peraltro nell'anno della ricorrenza della vittoria dell'Italia nella prima guerra mondiale, a seguito della quale negli accordi di pace l'Alto Adige divenne italiano». Secondo la deputata azzurra, quelle del premier Kurz sono «azioni di propaganda nei confronti dei cittadini di lingua tedesca e ladina dell'Alto Adige per attrarli verso la 'madre Patria Austrià».
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