La polizia, intervenuta dopo aver rinvenuto un cadavere in un canale, ha indicato che «l'omicidio è avvenuto nella notte fra il 29 ed il 30 aprile scorsi». La sua dinamica è stata successivamente ricostruita grazie alla confessione della giovane, Kulvinder Kaur, che ha ammesso le sue responsabilità giustificandole con le violenze fisiche a cui era sottoposta dal padre da quando tre anni fa sua madre era morta.
Dopo aver atteso che il genitore Daljeet Singh si addormentasse, la donna ha chiamato due amici che hanno portato una mazza da cricket con cui hanno colpito duramente l'uomo che è svenuto, strangolandolo subito dopo. Non completamente soddisfatti del risultato raggiunto, ha detto il vice-commissario Ranbir Singh, «il terzetto ha utilizzato un pezzo di vetro tagliente per squarciare il petto della vittima ed estrarre il pacemaker che gli era stato innestato tempo fa, dando così maggiore certezza alla morte». Quindi, ha concluso il responsabile della polizia, «hanno legato le gambe ed il collo dell'uomo gettandolo in un canale nell'area di Khayala di Delhi Ovest». Qui la polizia lo ha ritrovato, avviando indagini che hanno permesso di ricostruire la vicenda ed arrestare la ragazza ed i suoi complici.
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