Strage di bambini, America sotto choc
Il killer ha ucciso con armi della madre

Nel riquadro il killer: Adam Lanza in una foto del 2005
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Sabato 15 Dicembre 2012, 09:06 - Ultimo aggiornamento: 10 Febbraio, 03:43

NEW YORK - Un lago di sangue. L'orrore pi profondo. Terrificante. L'incubo di qualsiasi genitore che abbia dei figli piccoli negli Stati Uniti delle armi facili ha un'altra volta preso drammaticamente corpo in Connecticut. Almeno 27 morti, tra cui 20 bambini, tra i 5 e i 10 anni: sono stati falciati da un giovane con problemi mentali, Adam Lanza, poco più che ventenne.

Armato fino ai denti, ha aperto il fuoco in una scuola elementare di Newtown un paesino circondato da boschi, a un centinaio di chilometri da New York, dove insegnava sua madre, poi trovata morta. Secondo alcune fonti, era lei la 'vittima designata'. Secondo la Cnn il suo corpo è stato trovato nella sua abitazione. Ma sono ancora molti i punti oscuri da chiarire, ha detto la polizia. «Ci sono state troppe stragi così negli ultimi anni», ha affermato il presidente degli Stati Uniti Barack Obama poche ore dopo la strage, senza trattenere le lacrime in diretta tv. «Dobbiamo agire per impedire che stragi come queste si ripetano, al di là della politica», ha aggiunto, parlando alla nazione lentamente «come genitore» ancor prima che presidente, mentre da più parti tornava a levarsi il dibattito sulle armi facili in America. Parole ribadite da Obama nel tradizionale messaggio di fine settimana.

La strage dei bambini. Non è ancora chiaro se l'assassino si sia suicidato o sia stato ucciso. Neppure sono state chiarite del tutto le circostanze della morte della madre. Un portavoce della polizia del Connecticut ha parlato di una seconda «scena» del crimine, ma non ha fornito informazioni significative. Una donna è rimasta ferita nell'attentato ma non è in pericolo di morte. Intanto tutte le vittime della strage sono state identificate e i loro corpi trasferiti in un obitorio dello Stato per gli esami forensi, ha detto un portavoce della polizia, Paul Vance, chiedendo ai giornalisti di rispettare la privacy delle loro famiglie.

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Le motivazioni del folle gesto. Potrebbe esserci un alterco alla base della strage compiuta dal ventenne. Adam Lanza, l'autore dell'eccidio in Connecticut, aveva avuto una lite con quattro dipendenti della scuola Sndy Hook di Newtown giovedì, il giorno prima di andare lì e massacrare 26 persone, tra cui 20 bambini. Lo hanno riferito funzionari del Connecticut e federali alla Nbc News, secondo cui tre di questi quattro impiegati sono rimasti uccisi, mentre il quarto, che ieri non era al lavoro, viene ora interrogato dalla polizia.

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Il killer Adam Lanza e il fratello Ryan. Il folle, trovato poi morto nella scuola, potrebbe aver agito con un complice. In un primo momento sembrava che il killer fosse il fratello Ryan, 24 anni, perché a quanto pare Adam aveva un suo documento in tasca.

Lanza era autistico. Il killer era affetto dalla sindrome di Asperger, considerata una grave forma di autismo. Lo scrive il New York Times. La fobia sociale e la personalità schizoide sono tra i sintomi di questa malattia degenerativa. Adam era intelligente e aveva alti voti in matematica anche se, secondo le testimonianze raccolte dai suoi ex compagni, non aveva finito il liceo (Il profilo del killer). Il fratello Ryan, che vive a Hoboken, in New Jersey, per la polizia non è coinvolto nel massacro. Adam abitava con la madre Nancy in Connecticut. Gli investigatori non lo hanno trattenuto ma stanno comunque esaminando i suoi computer e le sue telefonate.

Aveva imparato a sparare dalla madre. Adam Lanza aveva imparato a sparare dalla madre Nancy. La donna, che secondo le ricostruzioni è stata uccisa dal ragazzo nella sua casa prima di traferirsi nella scuola per commettere la strage, era una grande collezionista e appassionata di armi. Una delle quali è stata utilizzata da Adam per spararle al volto. «Si recava spesso al poligono con i suoi figli», ha raccontato al Daily News il giardiniere Dan Holmes, che spesso andava a tagliare il prato nella casa dei Lanza, a Newtown. La donna era molto orgogliosa del suo arsenale, e una volta ha mostrato a Holmes un fucile che aveva appena acquistato.

VIDEO

1 - Obama piange in tv

2 - Le testimonianze degli abitanti di Newtown

3 - La strage, i soccorsi, la disperazione dei familiari

Le mail del killer potevano far capire le sue intenzioni. La polizia interroga vicini, familiari, esamina computer, caselle di posta e tutto quanto possa fornire informazioni utili a ricostruire la vicenda. Gli investigatori hanno chiarito che non è stato individuato alcun complice, ma che dalle mail del killer sarebbe stato possibile intuire le cattive intenzioni di Adam.

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Le armi comprate dalla mamma. Adam Lanza, vestito tutto di nero, con indosso un giubbotto antiproiettile come se andasse in guerra, e usando quattro pistole ha sparato all'impazzata, almeno un centinaio di colpi: sin dall'ingresso della scuola, dove secondo alcune indicazioni ha subito freddato la preside e la psicologa dell'istituto. Sono tre le armi di cui era in possesso: sul posto infatti sono state trovate una semiautomatica 223 Bushmaster, che stava all'interno di un'auto nel parcheggio, oltre a una Glock e una Sig Sauer che Lanza aveva addosso. A renderlo noto, riferisce la Cnn, sono fonti prossime all'inchiesta, precisando che le armi sono state regolarmente acquistate dalla madre di Adam, uccisa nella sua abitazione prima della strage.

Gli investigatori ritengono che il giovane assalitore avesse tentato di acquistare una pistola in un'armeria di Danbury, a una ventina di chilometri dalla scuola Sandy Hook, senza però riuscirvi. Lo riferisce ancora la Cnn. Gli impiegati dell'armeria sono stati ascoltati dalla polizia e hanno visionato le immagini riprese dalle telecamere di sicurezza del negozio per confermare la presenza di Lanza.

Sei bimbi vivi nascosti negli armadi. Ma il vero, atroce massacro l'ha compiuto in una aula dell'asilo, tra i bimbi più piccoli. Un'intera classe manca all'appello: è stata cancellata, hanno riferito fonti della stampa locale, citando investigatori anonimi. Tutte le vittime sono state colpite più volte, secondo quanto detto dal medico legale che ha visto i corpi. Sei bimbi, in preda al terrore, si sono salvati per miracolo nascondendosi in un armadio.

I nomi delle vittime. Le autorità di polizia del Connecticut hanno rilasciato i nomi delle vittime dell'eccidio nella scuola Sandy Hook di Newtown. Eccoli. I bambini: Charlotte Bacon, 6 anni, Daniel Barden, 7, Olivia Engel, 6, Josephine Gay, 7, Ana M. Marquez-Greene, 6, Dylan Hockley, 6, Madeleine F. Hsu, 6, Catherine V. Hubbard, 6, Chase Kowalski, 7, Jesse Lewis, 6, James Mattioli, 6, Grace McDonnell, 7, Emilie Parker, 6, Jack Pinto, 6, Noah Pozner, 6, Caroline Previdi, 6, Jessica Rekos, 6, Avielle Richman, 6, Benjamin Wheeler, 6, Allison N. Wyatt, 6. Il personale della scuola: Rachel Davino, 29 anni, Dawn Hochsprung, 47, Anne Marie Murphy, 52, Lauren Rousseau, 30, Mary Sherlach, 56, Victoria Soto, 27.

L'incubo iniziato alle 9,30. Tutto è cominciato poco dopo le 9:30, e le televisioni nazionali hanno subito interrotto altri programmi per seguire in diretta l'evoluzione delle notizie, anche con inviati e troupe per le riprese dall'alto, in elicottero. Sono così rapidamente iniziate a filtrare le immagini di madri con il volto segnato dallo sgomento, dal terrore, dallo shock. E poi quelli di bimbi, in lacrime, con la bocca spalancata mentre urlavano di paura, mentre in fila indiana venivano evacuati tutti insieme dalla scuola, che conta oltre 600 alunni.

I bambini si preparavano al Natale. Le autorità di polizia del Connecticut hanno diffuso i nomi delle vittime della strage nella scuola Sandy Hook: si tratta di dodici bimbe e otto bimbi, tutti di sei o sette anni, e sei donne adulte. La Sandy Hook, che conta oltre 600 alunni, come tutte le scuole in America, si preparava alle vacanze di Natale e all'arrivo di Santa Claus, Babbo Natale. Poco prima della strage la preside aveva pubblicato dei messaggi dal tono allegro su Twitter (continua a leggere).

Le chiamate radio alla polizia. A giudicare dalle registrazioni delle chiamate radio alla polizia, ci sarebbero voluti pochi minuti per Adam Lanza per uccidere 20 bambini e 6 adulti. Secondo i dispacci, la prima chiamata alla polizia riguardante la sparatoria è arrivata alle 9.35 di ieri mattina, ora locale, indicando che qualcuno stava sparando nell'edificio. «Gli spari sembrano essersi fermati - si sente in un altro messaggio, delle 9.38 - C'è silenzio in questo momento». E ancora, alle 9.40: «Il killer apparentemente sta ancora sparando». «Sono stati sparati dei colpi circa 3 minuti fa», si sente nella chiamata delle 9.49. Poco dopo, gli agenti sul posto riferiscono di aver trovato diverse vittime e chiedono l'intervento delle ambulanze per morti e feriti.

La veglia per le vittime. Centinaia di persone hanno preso parte ieri sera alla veglia in memoria delle vittime. Alla veglia, nella chiesa cattolica di Saint Rose of Lima, sono state accese 26 candele sull'altare, una per ciascuna vittima. La chiesa era gremita e le persone rimaste fuori si sono unite in cerchio, alcune recitando preghiere, altre cantando 'Silent night'.

Riesplode la polemica per le armi facili. Obama tornerà a rilanciare la necessità di un maggiore controllo sulle armi, in particolare sulle armi d'assalto. Forse questa volta, davanti a una delle più gravi tragedie del genere mai nella storia degli Stati Uniti e avendo già vinto le elezioni per un secondo mandato, prenderà una posizione più decisa rispetto al passato.

Obama in lacrime. Ma mentre come sempre in questi casi già monta la polemica sull'incontrollabile diffusione di armi da fuoco negli Stati Uniti, nel suo messaggio, Obama ha ora voluto lasciare per il momento la politica da parte. Ha parlato di quei «piccoli bei bambini» e ha ricordato che «tra i caduti ci sono anche insegnanti..che hanno dedicato la loro vita ad aiutare i bambini a realizzare i loro sogni». «Questa sera - ha proseguito con gli occhi lucidi - Michelle e io faremo quello che tutti i genitori in America faranno, abbracciare i nostri figli un pò più strettamente e dire loro che gli vogliamo bene. Ma ci sono famiglie in Connecticut - ha concluso con un groppo in gola - che non potranno più farlo».

L'associazione pro armi: pistole agli insegnanti. I sostenitori della legge sul controllo delle armi sono responsabili della sparatoria di Newtown. È quanto sostiene Larry Pratt, direttore esecutivo di 'Gun owners of America'. «Direi che c'è sangue sulle loro mani in quanto sono loro che sostengono una zona interdetta alle armi che sono legge in quasi ogni Stato del nostro Paese», ha detto Pratt in un'intervista a 9News Now. «Negli ultimi 20 anni, ogni omicidio di massa è avvenuto in una zona interdetta alle armi. Ad un certo punto dobbiamo chiedere se ci sia un modo migliore», ha aggiunto. Secondo Pratt, insegnanti, amministratori e genitori dovrebbero avere il permesso di portare armi a scuola così possono agire contro un aggressore.

Sconcerto oltre i confini. Il ministro degli esteri Giulio Terzi ha inviato oggi al segretario di Stato Hillary Clinton un messaggio di cordoglio dopo la strage nella scuola di Newtown. «Sono profondamente colpito dall'orrore per la strage di bambini nella Sandy Hook Elementary School di Newton. È un lutto straziante che ha profondamente commosso il popolo italiano», scrive il ministro. «L'Italia intera piange le tante vittime innocenti e si stringe con grande affetto al dolore del popolo americano», prosegue il messaggio.

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