La strage di Orlando piomba sulle presidenziali Usa. Trump: pugno duro contro l'Islam

Trump
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Domenica 12 Giugno 2016, 22:14
La strage al gay club di Orlando piomba sulla campagna elettorale americana rilanciando il dibattito sia sulle armi facili sia sui rischi dell'estremismo islamico, anche di quello covato in casa, costringendo Barack Obama all'ennesimo intervento in difesa dei valori del Paese, compresi quelli delle minoranze sessuali, dopo «la peggiore sparatoria nella storia degli Usa». Il primo a cavalcare la strage però è stato Donald Trump, che senza aspettare i risultati ufficiali dell'inchiesta, e ignorando la natura omofoba dell'attentato, si è vantato di aver ragione sui pericoli rappresentati dall'estremismo musulmano e chiede il pugno duro: «Apprezzo le congratulazioni per essere nel giusto sul terrorismo dell'Islam radicale, ma non voglio congratulazioni, voglio durezza e vigilanza. Dobbiamo essere svegli», ha twittato il candidato presidenziale che ha già proposto un bando temporaneo dei musulmani in Usa.
 

Più di uno stratega elettorale ha ammesso che uno o più attentati di matrice islamica sul suolo americano potrebbero spostare molti voti verso Trump, soprattutto alla vigilia delle presidenziali di novembre. Ma il presidente Usa ha tirato prudentemente il freno ed evitato ogni riferimento al terrorismo islamico o all'Isis, nonostante secondo diversi fonti degli inquirenti Omar Mateen, l'autore dell'attacco, abbia chiamato la polizia prima di compiere la strage e abbia dichiarato la sua fedeltà al sedicente Califfo, Abu Bakr al Baghdadi. 'Omissione' che ha fatto infuriare Trump, che è arrivato a chiedere le dimissioni del presidente.

Sulla stessa lunghezza d'onda di Obama Hillary Clinton, che ha preferito condannare un «atto di terrore» ed esprimere la sua vicinanza alla comunità Lgbt.
Anche un imam locale, Muhammad Musri, presidente della Islamic Society della Florida centrale, ha invitato a «non fare speculazioni sull'eventuale motivazione del terrorista», manifestando la piena solidarietà della comunità islamica. Tutti tentativi per non incendiare la situazione e fare il gioco di Trump.
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